Alzheimer: 5 domande da fare al medico se si hanno casi in famiglia

Se si hanno casi di Alzheimer in famiglia è bene prendere le dovute precauzione: quindi ecco le 5 domande da porre al proprio medico.

Alzheimer sintomi
Morbo di Alzheimer (Pixabay)

La malattia di Alzheimer è la più comune forma di demenza. Per demenza si intende una perdita rilevante delle funzioni cognitive: linguaggio, memoria, intelligenza, capacità di controllo del comportamento, orientamento, attenzione. La malattia ha ripercussioni sulle attività quotidiane della persona ed è determinata dalla perdita di autonomia con andamento progressivo.

La diagnosi di malattia di Alzheimer di un membro della famiglia può presentare una serie di preoccupazioni e incognite sul futuro e sulla salute e sui fattori di rischio. Capire cosa si può fare per rallentare (o prevenire) il declino cognitivo è un passo importante verso la salute a lungo termine.

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Le 5 domande da porre al medico se si hanno casi di Alzheimer in famiglia

alzheimer in famiglia
Famiglia (Unsplash)

1. La malattia di Alzheimer è ereditaria?

I ricercatori hanno identificato con certezza i geni non comuni che causano la malattia di Alzheimer ad esordio precoce in diverse centinaia di famiglie in tutto il mondo. Ma questa forma familiare è estremamente rara. Ci sono geni associati al rischio di questa forma di malattia, tuttavia non c’è un gene specifico che la causa. Se una persona ha una storia familiare di malattia di Alzheimer nei genitori o nei fratelli, c’è un leggero aumento della possibilità di averla, ma non ci sono prove conclusive. Molte persone pensano che perché i loro genitori hanno la malattia, si aspettano di averla, ma questo non è assolutamente il caso.

2. Come influisce la genetica sul rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer?

Un gene di rischio specifico, APOE-e4, è stato associato all’Alzheimer, ma non è una correlazione uno a uno. Nella popolazione, circa il 20/30% delle persone ha l’APOE-e4, ma quando si guarda ai pazienti di Alzheimer, circa il 40/60% ha il gene. Molte persone con il gene non hanno il morbo di Alzheimer, e viceversa, ci sono persone che non hanno il gene e sviluppano comunque il morbo di Alzheimer.

3. Come è collegato l’Alzheimer ad altri tipi di declino cognitivo?

Il declino cognitivo e la demenza sono termini generali che indicano che un paziente sta avendo problemi cognitivi: perdita di memoria, confusione, problemi con la routine quotidiana. Tuttavia non specificano la causa di questi problemi. La patologia alla base del morbo di Alzheimer, che comprende un accumulo di proteina beta-amiloide nel cervello, può essere una parte del quadro generale, ma non è sempre l’unico colpevole.

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4. La dieta e l’esercizio sostengono la salute cognitiva?

Se si ha una storia familiare di malattia di Alzheimer, si dovrebbe anche considerare i fattori ambientali e lo stile di vita che potrebbero essere comportamenti appresi. Gli esperti consigliano la dieta mediterranea con l’assunzione di molta frutta, verdura, legumi e non troppo cibo lavorato. Fare attività fisica poi, abbassa il rischio di malattie vascolari e libera letteralmente la testa facendo uscire tossine e patologie dal cervello.

5. Quali altri cambiamenti si potrebbero fare per aiutare a prevenire il declino cognitivo?

La ricerca ha collegato la salute cardiovascolare con la salute cognitiva, il che significa che qualsiasi abitudine o malattia che mette a rischio il tuo sistema cardiovascolare potrebbe influenzare anche il cervello. Fumo, alcol, diabete, pressione alta e colesterolo alto devono essere tenuti sotto controllo.

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