Malocchio, che tu ci creda o no c’è un modo per combatterlo

Malocchio, che tu ci creda o no c’è un modo per combatterlo o per “toglierlo” come dicevano le nostre nonne: ecco come fare

Portafortuna
Cornetti (Pixabay)

Malocchio, che tu ci creda o no, è una parte del nostro folklore. Molte persone, quando si sentono sfortunate, dicono di avere “il malocchio” ma cos’è precisamente e come si può “togliere”? ecco la tradizione cosa dice.

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Malocchio, c’è un modo per combatterlo: lo dice la tradizione

Sale malocchio
Sale contro il malocchio (Pixabay)

Ci si può credere o meno, dipende dalle sensibilità. Tutti avranno sentito parlare almeno una volta del malocchio: che sia da una nonna, da un parente attaccato alla tradizione, da un amico alla scoperta di nuovi campi di sapere. Cosa sia non è neppure troppo difficile a dirsi, lo dice la parola stesso: il malocchio è un occhio cattivo, uno sguardo non concorde ma che ci augura del male. Insomma, una sorta di “maledizione” che qualcuno ci lancia addosso: da quel momento in poi, le cose, nella nostra vita, prenderanno una piega sbagliata. Qualsiasi cosa decidiate di fare, vi andrà male, o avrà una piega imprevista. Come si combatte questo malocchio? Nei paesi e secondo le tradizioni si raccontavano modi di volta in volta diversi ma che finiscono per assomigliarsi un po’ tutti. Uno dei primi modi per capire se si aveva o no il malocchio era con l’olio: versando dell’olio in una tinozza, se l’olio si scindeva, allora si aveva il malocchio. Altrimenti si aveva solo un po’ di sfortuna.

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L’elemento purificatore per eccellenza invece era il sale: bisognava mettersene qualche chicco nelle tasche per proteggersi, oppure mettere qualche chicco negli angoli della casa, perché il sale assorbisse l’energia negativa del malocchio e ci liberasse dalla maledizione. Un altro modo, molto caro alla tradizione napoletana, era accompagnare il sale ad un cornetto, da tenere nascosto, lontano dalla luce del sole. Attenzione: il cornetto non va comprato, ma solo regalato.

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