La sbandata di Giuseppe Pulina dopo l’ennesimo report sull’agricoltura da parte del WWF: la carne rossa fa bene alla salute.
La sbandata di Giuseppe Pulina dopo l’ennesimo report sull’agricoltura da parte del WWF: la carne rossa fa bene alla salute. Il presidente di Carni Sostenibili, esperto del settore zootecnico, commenta così l’allarmante report del WWF. Un report sottolinea la gravità dell’impatto ambientale da parte delle attività agricole e degli allevamenti. Una sbandata contestata da Roberto Piton, consulente del settore alimentare, il quale smonta l’affermazione del professore.
Se secondo Pulina, a incidere sull’ambiente è in gran parte il consumo energetico, l’agricoltura inciderebbe solo irrisoriamente. Non solo, perché dal 1990 ad oggi, il suo impatto è diminuito del 17% a causa di modelli più sostenibili e al minor numero di capi allevati. La carne rossa, secondo il presidente di Carni Sostenibili, farebbe bene alla salute e allungherebbe la vita. Inoltre, questi mette in guardia dai pericoli della dieta vegana.
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Lunga vita mangiando carne rosse, le folli affermazioni
Non mangiare carne rosse, dunque, secondo le parole di Pulina, comprometterebbe la salute dell’uomo. Inoltre, una carenza di carne durante lo sviluppo comporterebbe anche deficit cognitivi. E ancora, il consumo di carne non c’entrerebbe nulla con l’insorgere di malattie cardiache, infarti e tumori. I cibi vegetali, invece, farebbero addirittura male alla salute, perché inciderebbero sulla degenerazione dell’intestino.
L’effetto benefico di verdure e cereali si otterrebbe soltanto se associati alle carni. Pulina, inoltre, si scaglia contro la carne vegetale, che va tanto di moda, sostenendo che questa contenga numerosi componenti ultraprocessati e nocivi. Tuttavia, le parole del professore sono contestate da Roberto Piton, il quale afferma che Pulina sta soltanto portando acqua al proprio mulino, essendo presidente di Carni Sostenibili.
L’affermazione contestata
Insomma, guarda solo ai propri interessi, guadagnando dal commercio di carne e bestiame. Tuttavia, le sue parole sono di una gravità inaudita, in quanto la scienza, già da decenni, ha chiarito la pericolosità della carne sul nostro organismo, in particolare di quella rossa.
Le dichiarazioni di Pulina, infatti, contrastano con le linee guida emanate dal Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione per una corretta e salutare alimentazione. La giusta e corretta dieta, infatti, è quella vegetale, con il consumo di verdure, frutta, cereali. La carne, in particolare quella rossa, è praticamente bandita, o comunque deve essere fortemente limitata.
Chi consuma verdura e frutta in grosse quantità ha meno rischio di ammalarsi. Questi alimenti proteggono dal rischio di malattie cardiovascolari e dai tumori. Fibre e acqua in forte quantità, garantiscono un’alimentazione virtuosa per la salute. Pulina, dunque, con le sue affermazioni va contro la scienza e i dati effettivi riportati in centinaia di studi.
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Le carni, soprattutto quelle rosse e grasse, provocano maggiori rischi di cancro, di diabete di tipo 2 e di problemi cardiovascolari e degenerativi dell’organismo. Al massimo, avvertono gli esperti, si può consumare carne rossa due o tre volte al mese, non di più. Senza contare che tutta la produzione della carne, a iniziare dagli allevamenti intensivi (al di là della questione morale), producono un inquinamento inimmaginabile, avendo un impatto fortissimo sull’ambiente.
