Cerchiamo ci capire meglio come si manifesta il neuroma acustico, quali sono i sintomi e i possibili trattamenti.
Il neuroma, o neurinoma, acustico è una forma benigna di tumore al cervello. Sicuramente il nome e l’associazione con il tumore al cervello è di grande impatto e può destare molta preoccupazione. Ma trattandosi di una formazione benigna la vita della persona che ne è affetta non è a rischio. Partiamo con il mettere in chiaro da subito questo punto.
La diagnosi di questo tipo di malattia non è per nulla semplice. Inoltre, non sono ancora ben chiare alla scienza e alla medicina le cause che lo scatenano. A volte una risonanza può non bastare perché deve essere bravo il medico a individuarlo. Colpisce le cellule di Schwann e per questo è conosciuto anche con il nome di Schwannoma vestibolare. Queste cellule fanno parte del sistema nervoso periferico.
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Le cellule di Schwann hanno il compito di fornire supporto e stabilità ai neuroni. Tuttavia, dal nome avrete anche capito che i problemi interessano anche l’udito e non solo. Possono esserci problemi alla vista. Ma vediamo di approfondire meglio l’argomento.
Neuroma acustico: sintomi e trattamenti
I sintomi di questa malattia si manifestano in modo graduale perché la massa di cellule cresce in modo molto lento e discontinuo. Possono volerci mesi per il peggioramento dei sintomi, così come anni e ne verrà coinvolta solamente la parte interessata dal tumore. Quindi, può insorgere mal di testa, problema alla vista, perdita di udito da un orecchio, perdita di equilibrio.
I sintomi più comuni che si manifestano per primi sono appunto la perdita di udito e il ronzio nelle orecchie. Questi due fenomeni si manifestano anche per altre cause, quindi una persona può sottovalutarli, così come un medico. Tuttavia, se si verificano insieme alla perdita di equilibrio e agli altri sintomi che abbiamo appena segnalato, è importante fare tutti gli accertamenti.
È importante sapere che una volta che l’udito sarà completamente perso dall’orecchio interessato dal tumore, non tornerà più. Tuttavia, nella maggior parte dei casi si capisce in tempo di che cosa si tratta e si può intervenire efficacemente.
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La scelta di come agire da parte degli specialisti dipende dalle dimensioni e dalla posizione del tumore. Se è piccolo si può monitorare e provare con la radioterapia. Se le dimensioni sono abbastanza importanti, allora sarà il caso di intervenire con l’intervento chirurgico. Dopo la craniotomia si procede con l’asportazione della massa, ma è un intervento da fare in anestesia locale e prevede una convalescenza di almeno due mesi.
