Scioglimento dei ghiacciai, è allarme batteri sconosciuti

Scioglimento dei ghiacciai, è allarme batteri sconosciuti: il rischio che stiamo correndo è più alto di qualsiasi stima possibile

Ghiacciai batteri rischio
Donna davanti ai ghiacciai (Pixabay)

Lo scioglimento dei ghiacciai ha raggiunto il punto di non ritorno. E’ l’allarmante grido che hanno diffuso gli esperti qualche mese fa. Ormai, qualsiasi cosa si faccia, non si potrà più tornare ai livelli ante-cedenti. Insomma, il danno è fatto. E che danno: i ghiacciai rappresentano la più grande fonte di acqua dolce che abbiamo e il loro scioglimento è una perdita inestimabile. Provocato dal surriscaldamento globale e dall’aumento delle temperature progressivo, questo provoca, tra le altre cose, l’innalzamento delle acque che ha, come effetto secondario, la modificazione del clima e quindi uno scigolimento ancora più veloce. Praticamente, un cane che si morde la coda.

Tra gli altri effetti poi l’innalzamento del livello del mare che provocherà la sommersione di alcune terre, tra cui l’italia. Tra le principali cause dello scioglimento dei ghiacciai, l’anidride carbonica immessa nell’aria e il disboscamento selvaggio delle forteste.

Ma, in agguato, c’è ancora un altro pericolo.

Ti potrebbe interessare anche->Colesterolo: se è alto si può notare dal colore delle dita delle mani

Scioglimento dei ghiacciai, è allarme batteri sconosciuti

Ghiaccio con batteri pericolo
Ghiaccio (Pixabay)

Lo scioglimento dei ghiacciai avrà molte conseguenze negative. Tra le meno considerate c’è n’è una che risulta essere particolarmente inquietante. Non ci si pensa ma all’interno dei ghiacciai sono contenuti un gran numero di batteri, molti dei quali sono ad oggi sconosciuti, risalendo ad epoche remote.

Ti potrebbe interessare anche->Summer smog: “siamo tutti in pericolo”

Con lo scioglimento dei ghiacciai, tali batteri vedrebbero di nuovo la luce, venendo probabilmente in contatto con l’uomo. Con quali effetti? Questo è il punto: non lo sappiamo. Anzi, le conseguenze potrebbero essere anche molto gravi, in quanto potrebbero scatenarsi epidemie mai viste prime. Il sospetto sembra essere confermato da alcuni campioni, analizzati accuratamente in laboratorio, provenienti dai ghiacciai del tibet.

Spaventati, non ci rimane che chiederci quale futuro ci aspetta e se una strada per intervenire sia ancora possibile. In tal caso, da dove passa questa strada di salvezza? L’unica consapevolezza è quella di aver perso molto, troppo, tempo.

Impostazioni privacy