Di dieta chetogenica magari ne avrai sentito parlare, ma nonostante ciò non hai ben capito che cosa puoi mangiare. Ecco una risposta chiara e concisa.
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Chetosi: cos’è questo effetto collaterale della dieta chetogenica?
In parole povere, la dieta chetogenica consiste in un basso livello di grassi e in una riduzione dei carboidrati. Si tratta dunque di un regime alimentare non bilanciato. Per questo motivo che prima di intraprendere questo tipo di alimentazione è fondamentale consultare il proprio medico.
Molto apprezzata perché garantisce una perdita di peso importante nell’arco di poco tempo, è consigliata in condizioni particolari, quali ad esempio interventi per ridurre lo stomaco.
Questa dieta permette infatti di eliminare la massa grassa preservando quella magra e questa è una condizione ottimale per il chirurgo che deve operare, dato che godrà di una migliore visuale. Ma tralasciando i motivi per cui viene scelta questa dieta, che cosa si può mangiare? Scopriamolo insieme.
Che cosa puoi mangiare durante una dieta chetogenica?
La dieta chetogenica prende il suo nome da un processo noto come “chetosi“. Si tratta di uno stato metabolico determinato dalla presenza di livelli alti di corpi chetonici, ossia fonti energetiche alternative (ad esempio il beta-idrossi-butirrato) rispetto a quelle tradizionali (il glucosio). Queste vengono utilizzate dall’organismo solamente dopo alcuni giorni, a partire dai quali il corpo trarrà subito immediati benefici quali ad esempio riduzione dello stress, del senso di fame e di stanchezza.
Abbiamo parlato della dieta chetogenica e dei benefici che offre sui pazienti che soffrono di sclerosi multipla, e ora vogliamo chiarire che cosa si può mangiare e ciò che invece deve essere evitato. E per farlo abbiamo attinto a ciò che ha rivelato Romina Cervigni, nutrizionista e biologa, su Gazzetta Active. L’esperta ha affermato che gli alimenti che si possono assumere durante questa dieta sono la carne, il burro, il latte, il pesce e le proteine. Queste ultime devono rappresentare circa il 20% dei cibi assimilati, i carboidrati dal 5 al 10% e i lipidi dal 60 all’80%.
I grassi buoni sono ciò su cui si basa questa dieta, quali ad esempio frutta secca, omega 3 e OLIO EVO. Tra le verdure si può invece optare per sedano e finocchi, escludendo invece patate, barbabietole, carote e tutte quelle che contengono un alto numero di zuccheri. Ora sai che cosa puoi mangiare e che cosa è meglio evitare, ma come anticipato, è sempre meglio consultare un esperto prima di intraprendere questo percorso alimentare.
Se scegli questo tipo di dieta devi infatti sapere che potresti andare incontro ad alcuni effetti collaterali quali crampi muscolari, cefalea, alitosi, nausea e diarrea. Per la sua particolarità, questa dieta non può essere seguita per più di 12 settimane, dopo le quali è necessario sospenderla per almeno due mesi. Ma anche tornare all’alimentazione che seguivi prima della dieta può essere sbagliato se il passaggio viene fatto da un giorno all’altro. Cerca dunque di inserire nuovamente i carboidrati in modo graduale; una fase delicata che è necessario gestire con le dovute cautele.