Bonus Idrico 2023, i requisiti per avere fino a 5mila euro di rimborso

In che modo è possibile ottenere il Bonus Idrico 2023 e quali sono i vantaggi che lo stesso offre. Averlo è estremamente vantaggioso.

Un lavandino aperto in cucina
Un lavandino aperto in cucina (Pixabay)

Bonus Idrico 2023, il provvedimento in questione è tra i più importanti messi a disposizione dal Governo. Noto anche come “Bonus Rubinetti”, si tratta di una misura che è rivolta tanto ai privati cittadini quanto alle aziende. E la stessa si propone di migliorare la fruizione di acqua direttamente dal rubinetto.

Questo vuol dire che il Bonus Idrico 2023 offre tutto quanto è necessario per azzerare gli sprechi di acqua e per fare si che la stessa venga ritenuta prioritaria rispetto a quella imbottigliata. I vantaggi nel bere acqua di rubinetto del resto sono tanti e tutti riconosciuti.

C’è un minore impatto ambientale, rispetto all’acqua in bottiglia che presuppone un grosso consumo di plastica. Inoltre, in quest’ultimo caso, potrebbe sempre avvenire un fenomeno di migrazione di sostanze potenzialmente nocive. Invece le acque che confluiscono nelle nostre case sono sicure, perché le falde acquifere sono costantemente controllate e ci sono i depuratori in funzione.

Bonus Idrico 2023, i requisiti per averlo

Un lavabo a scacchi in cucina
Un lavabo a scacchi in cucina (Pixabay)

Questi rendono bevibile, limpida e sicura l’acqua del rubinetto. Grazie al Bonus Idrico 2023 si dà il là alla ulteriore installazione di moderni ed efficienti sistemi di filtraggio. Tra i vantaggi che lo stesso offre c’è la copertura per le spese che riguardano l’acquisto e la installazione non solo di impianti di filtraggio ma anche di sistemi di raffreddamento e di mineralizzazione dell’anidride carbonica, per avere acqua frizzante direttamente in casa.

Inoltre sono previste delle agevolazioni rivolte ai grandi elettrodomestici tali da potere consentire interventi quali ad esempio un rinnovamento completo della cucina o del bagno. E c’è pure una detrazione fiscale del 50% sugli addolcitori, in relazione all’impianto idrico di riferimento. Cosa che vale pure per i condomini.

Unici requisiti richiesti per potere usufruire di questo bonus sono il conservare tutte le fatture e gli scontrini utili, con i relativi pagamenti compiuti esclusivamente sotto forma di modalità tracciabili. Quindi si parla di operazioni svolte con bonifico bancario o postale, con carta di credito o debito o con assegno.

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Come richiederlo, quando parte la domanda

Sarà fondamentale che venditore od installatore emettano una fattura od uno scontrino con su riportato il codice fiscale del beneficiario del bonus. Il quale viene concesso come credito di imposta, compatibile per compensazione dell’Imu oppure dell’Irpef.

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Si potrà inoltrare richiesta per ricevere il Bonus Idrico utilizzando uno spazio web dedicato, piuttosto che una piattaforma. Bisognerà andare, dal 1° gennaio 2023 al 28 febbraio dello stesso anno, sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate e consultare l’apposita sezione che verrà attivata per allora.

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Sarà possibile richiedere solamente un impianto di filtraggio per ogni immobile, con un limite massimo di spesa di mille euro per i privati e di 5mila euro nel caso delle attività commerciali.

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