Pesticidi nel riso, situazione da mani nei capelli: tante marche contaminate

A seguito di un approfondito test in laboratorio emerge prepotente ed in modo preoccupante la problematica dei pesticidi nel riso. È un vero e proprio disastro.

Diverse marche di riso in vendita in un supermercato
Diverse marche di riso in vendita in un supermercato (Pixabay)

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI DI OGGI:

Pesticidi nel riso, uno studio appositamente condotto allo scopo di avere una idea più precisa su quale fosse il livello attuale di rispetto delle norme sulla sicurezza alimentare ha fatto scattare più di un campanello di allarme. Le analisi portano la firma di un soggetto più che autorevole.

Si tratta di “60 millions de consommateurs”, rivista dei consumatori edita in Francia e che ha passato al microscopio diversi campioni di marche, tra le quali alcune vendute pure in Italia. Ne è venuto fuori un livello fin troppo elevato di presenza di pesticidi nel riso.

Infatti sono più della metà quelle che presentano livelli di sostanze tossiche al loro interno. Ricordiamo che i pesticidi nel riso individuati da “60 millions de consommateurs” fanno riferimento a riso confezionato e presente in commercio, che è possibile acquistare in ogni supermercato, discount o negozio di alimentari.

Pesticidi nel riso, molto è contaminato: c’è tanto di potenzialmente pericoloso e cancerogeno

Una confezione di riso
Una confezione di riso (Pixabay)

In totale le marche sottoposte al vaglio minuzioso degli esperti in laboratorio sono venti, tra riso biologico e non. Si tratta di articoli alimentari provenienti da Paesi quali il Pakistan, l’India, la Thailandia ed anche l’Italia, che ha una filiera importante di risaie concentrate soprattutto nel Nord-Ovest.

Il test ha portato alla scoperta di tracce di addirittura 330 diversi tipi di pesticidi. E la maggior parte di questi risulta vietata sul territorio dell’Unione Europea, dove le norme sulla sicurezza sono anche più stringenti rispetto ad altri territori del mondo, come ad esempio quello asiatico.

Un aspetto in particolare è venuto fuori da questo test. E cioè che le concentrazioni di pesticidi sono risultate più massicce in prodotti dalle marche sconosciute o poco note. Mentre quelle più famose hanno mostrato un livello di sicurezza del prodotto in proporzione più elevato. Per cui, più economico è il riso e maggiori sono i rischi di contaminazione da pesticidi.

Le marche che hanno mostrato le maggiori criticità

Il prodotto peggiore, in base alle analisi effettuate, è il Riso a chicco lungo Carrefour, realizzato in Italia. Le tracce di bromopropilato, un pesticida vietato, è risultato ben al di sopra del limite massimo consentito dalla legge (0,045 mg/kg rispetto al tetto stabilito dalle normative attuali in 0,01 mg/kg).

Male anche il riso Comptoir du Grain di Leclerc ed il riso Top Budget di Intermarché. In entrambi è emersa la presenza del pesticida imidacloprid, anche se in quantità consentite dalla legge. Tra le diverse marche di riso biologico sottoposte ad osservazione, solamente una non ha soddisfatto i requisiti necessari.

Si tratta del riso semintegrale Bio Village di Leclerc, con al suo intero il piperonil butossido, un pesticida legale e presente in quantità lecite. Ma anche quando il limite massimo viene rispettato, occorre riflettere su quanto diffusa sia l’impiego di sostanze nocive all’interno di quelli che sono i processi industriali, di qualsiasi tipologia essi siano.

Impostazioni privacy