Pomodori: quando possono essere tossici?

Tra gli ortaggi più consumati e apprezzati, i pomodori fanno bene alla salute, peccato però che esistono anche dei pomodori tossici. Vediamo insieme come riconoscerli.

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Pomodori (Pixabay)

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Ortaggio secondo al mondo per coltivazione dopo la patata, il pomodoro proviene da una pianta (Solanum lycopersicum) originaria dell’America del Sud ma è ormai coltivato in tutto il mondo.

Povero di calorie, il pomodoro è senza dubbio uno tra gli alimenti principali della nostra dieta mediterranea; molto apprezzato anche perché è ricco di nutrienti, tra cui fosforo, potassio, vitamina K, vitamina C e folati.

Peccato però che non è tutto oro ciò che luccica di rosso, dato che in commercio si possono trovare anche dei pomodori tossici, che a volte possono essere difficilmente riconoscibili. Ecco perché devi continuare a leggere.

Come riconoscere i pomodori tossici e quali sono i loro effetti collaterali

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Pomodori in una ciotola (Pixabay)

I pomodori cominciano a entrare stabilmente nella dieta dell’essere umano solo verso il 1700, anche se in realtà vengono coltivati ben prima dagli Aztechi e dai Maya, addirittura durante il 1500. Ma come mai questa titubanza a mangiarli che durò ben due secoli?

Perché in principio si pensava che i pomodori fossero velenosi; in particolare le loro foglie che, se ingerite, potevano far male all’organismo. Questa è una credenza conosciuta ancora oggi, ma presa in considerazione solo da pochi. Sembra infatti assurdo che un ortaggio così diffuso e famoso possa far male. Qualcosa di vero però c’è sempre nelle leggende e nelle credenze popolari, e anche in questo caso non bisogna dare troppo per scontato ciò che affermavano gli antichi.

Il pomodoro presenta infatti una sostanza alcaloide non propriamente benefica. Si tratta della solanina, comune ad altre verdure come le melanzane e le patate, presente soprattutto nei pomodori poco maturi. Ecco perché è sempre bene optare per i pomodori maturi, freschi e rossi. È comunque difficile incappare in un avvelenamento da pomodori, ma è sempre meglio stare in agguato. L’assunzione di solanina può infatti avere come effetti collaterali dolori addominali, gastrici e mal di testa. Inoltre, a causa della presenza del nichel, il pomodoro può anche scatenare intolleranze o reazioni allergiche in chi ha problemi di acidità gastrica oppure è intollerante al nichel.

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