Diabete: addio all’insulina grazie ad una proteina, lo studio

Un recente studio ha scoperto la sorprendete azione di una particolare proteina che potrebbe sostituire l’insulina nel contrastare il diabete.

proteina cura diabete
Diabete (Pexels)

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Il problema delle persone affette da diabete è che le cellule beta del pancreas non producono o non producono più abbastanza insulina. Questo fa sì che l’unica scelta possibile sia quella di iniettarsi regolarmente insulina artificiale per non avere problemi. Ma la terapia insulinica non è priva di pericoli poiché è difficile da dosare e, a lungo termine, può portare a gravi problemi legati al metabolismo e al cuore. Gli scienziati dell’Università di Ginevra (UNIGE) lavorano da diversi anni ad una terapia alternativa basata sulla proteina S100A9.

Questa proteina, infatti, può migliorare significativamente il metabolismo nella carenza di insulina. Inoltre, decifrando i meccanismi biologici all’opera, i ricercatori hanno scoperto un effetto antinfiammatorio precedentemente sconosciuto che potrebbe rivelarsi fondamentale ben oltre il diabete. Questi risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications.

Addio all’insulina: scoperta la proteina che controlla i picchi glicemici

proteina controlla picchi glicemici
Dolci (Unspalsh)

La terapia insulinica ha probabilmente salvato la vita a centinaia di milioni di persone affette da diabete di tipo 1 o da forme gravi di diabete di tipo 2. Tuttavia, presenta alcuni rischi. Di conseguenza, l’aspettativa di vita dei diabetici insulino-dipendenti si riduce di 10-15 anni rispetto alla norma. Per questo motivo gli studiosi si sono impegnati per cercare di trovare una soluzione alternativa: la proteina S100A9 dimostra il suo valore

La proteina che regola la glicemia, i lipidi e i chetoni è stata indentificata nel 2019 e ha gli stessi principi dell’insulina senza i suoi derivanti effetti collaterali. Il problema adesso è riuscire a sviluppare un farmaco. Per farlo infatti, si deve capire come funziona esattamente questa proteina e dimostrarne l’efficacia attraverso i test di laboratorio.

In primo luogo, il team ha cercato di decifrare la modalità d’azione della proteina S100A9 nei topi diabetici e ne è emerso che agisce nel fegato. Si tratta di una buona notizia dal punto di vista farmacologico perché significa che la proteina non ha bisogno di entrare nelle cellule del fegato per agire e consente una semplice modalità di somministrazione per via iniettiva. Il prossimo passo è mettere in piedi fasi che riescano a portare alla creazione del farmaco vero e proprio.

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