Bonus 200 euro settembre, come averlo ed a chi spetta

Quali sono le modalità che riguardano l’erogazione e l’ottenimento del Bonus 200 euro a settembre e quali sono le categorie di professionisti alle quali questa misura è rivolta.

Una banconota da 200 euro
Una banconota da 200 euro (Pixabay)

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Bonus 200 euro a settembre, si continua con il provvedimento annunciato a luglio e che ha appesantito la busta paga di alcune categorie di lavoratori e dei pensionati. Per altri si sapeva che ci sarebbe stata la necessità di aspettare, ed ora sarà anche la loro volta. E ci sono pure altri che dovranno a loro volta attendere.

Nel caso del Bonus 200 euro a settembre, le persone coinvolte dovranno per forza di cose fare richiesta mediante una procedura online. Lo ha fatto sapere il Ministero del Lavoro, che a stretto giro fornirà anche le date da prendere come riferimento da parte delle tipologie di professionisti interessati.

Il Bonus 200 euro a settembre toccherà ad avvocati, architetti, giornalisti e medici, tra gli altri. I fondi stanziati ed attualmente disponibili ammontano a 95,6 milioni di euro, come confermato all’interno del recente decreto Aiuti bis. Questi sono soldi destinati ai professionisti iscritti ai rispettivi ordini, mentre il totale per i detentori di partita Iva è di 600 milioni di euro.

Bonus 200 euro settembre, come fare per avere questi soldi e a chi spetta

Un salvadanaio con una banconota da 200 euro
Un salvadanaio con una banconota da 200 euro (Pixabay)

Tra i requisiti necessari per potere ottenere questo aiuto figura un limite massimo di 35mila euro da riferire all’anno 2021. Sono esclusi i trattamenti di fine rapporto, i redditi delle case di abitazione e le “competenze arretrate sottoposte a tassazione separata”.

Per l’ottenimento del Bonus 200 euro poi è richiesta anche l’esibizione di una autocertificazione debitamente compilata, all’interno della quale confermare ad esempio di non avere ottenuto i suddetti 200 euro già come pensionato o come dipendente e di essere iscritti ad una Cassa con almeno un versamento attivo dal 2020 in avanti. E sarà obbligatorio avere anche una partita Iva da indicare.

Ora l’unica cosa che bisogna attendere è per l’appunto sapere da quando sarà possibile inoltrare la domanda via web e dove occorrerà andare, su quale piattaforma online, per completare la richiesta e per inviarla al soggetto di riferimento.

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