Cibi processati, studio italiano conferma: “Anche gallette e bresaola fanno male”

La pericolosità dei cibi processati svela un ulteriore ed inquietante aspetto, messo in risalto da uno studio tutto italiano. Gli esperti ci mettono in guardia.

Una tavola apparecchiata
Una tavola apparecchiata (Pixabay)

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Cibi processati, uno studio conferma ancora una volta che fanno male. Ma assieme a questi si trovano anche altri alimenti decisamente insospettabili. A farlo sapere è il Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, in provincia di Isernia. Uno studio al quale hanno partecipato pure l’Università dell’Insubria di Varese e Como, l’Università di Catania e Mediterranea Cardiocentro di Napoli.

Questa ricerca ha trovato pubblicazione sulla rivista specializzata di settore “British Medical Journal”, ed analizza in maniera dettagliata il rischio di mortalità connesso alla assunzione di cibi processati. Le rilevazioni hanno riguardato ben 22mila persone, sottoposte ad osservazioni per circa 12 anni.

Al vaglio dei ricercatori c’erano le abitudini alimentari di tutti loro sia per quanto concerne i valori nutrizionali estrapolati da ciò che mangiavano che la quantità di cibi processati. Con una conferma importante in merito a quest’ultimo aspetto.

Cibi processati, la scoperta dello studio italiano

Tavola pronta per un pranzo
Tavola pronta per un pranzo (Pixabay)

Più sono processati i cibi che mangiamo e più elevati possono essere i danni che gli stessi arrecano alle persone. Il rischio di mortalità sale in maniera esponenziale in relazione al consumo abituale di alimenti sia di scarsa qualità che cosiddetti ultra-processati. Con in particolare le malattie di natura cardiovascolare ad diventare più frequenti.

E spesse volte i due aspetti coincidono: cibi di bassissima qualità sono in molti casi anche quelli ultra processati. La sorpresa è che, tra questi prodotti, rientrano però anche alimenti sani quali la bresaola, le fette biscottate e persino le gallette di riso. Perché sono ultra processati, per l’appunto.

Perciò bisogna tenere in considerazione non solo le proprietà nutrizionali ma anche quello che è il livello di lavorazione degli alimenti. I quali contengono sostanze come i grassi idrogenati, coloranti ed additivi, esaltatori del sapore, edulcoranti e molto altro che invece non è presente in cibi naturali.

L’elenco degli alimenti processati nocivi

La lista dei prodotti che non vanno assunti con cadenza quotidiana ma al massimo un paio di volte alla settimana (ed anche meno) comprende:

  • bevande gassate;
  • bevande zuccherate;
  • crackers;
  • yogurt alla frutta e non magri;
  • cereali per la colazione;
  • vegan burger;
  • gallette di riso;
  • bresaola;
  • fette biscottate;
  • dolci freddi e semifreddi;

Se proprio non possiamo fare a meno quotidianamente di alcuni prodotti, come ad esempio le fette biscottate ed i cereali, è necessario limitarne al massimo l’uso.

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