Emergenza caldaia, le limitazioni previste: cosa accadrà a breve

L’emergenza caldaia conclamata porterà a farci fare i conti con delle bollette da centinaia e centinaia di euro, migliaia per le aziende. Quali sono gli interventi che entreranno in vigore in vista dell’inverno.

Un tecnico controlla una caldaia
Un tecnico controlla una caldaia (Freepik)

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È emergenza caldaia in vista dell’inverno, con la situazione imposta da quella che è la crisi energetica che è in atto da quando il 2022 è cominciato. I prezzi delle bollette del gas hanno subito dei rincari di più del 100% e le cose non sono andate meglio con quelle della luce.

In vista della stagione fredda, che sarà interessata dall’inverno e da parte dell’autunno e della primavera, la Commissione Europea sta pensando di inserire delle limitazioni per quanto riguarda l’erogazione di corrente elettrica e gas. Con i vari Stati membri che hanno la facoltà di inserire delle misure ulteriori in sostegno di questa politica di austerity. Per quanto riguarda l’emergenza caldaia si parla di nuove misure di limitazioni.

Serviranno per tenere il più contenuti possibili i costi delle bollette del gas. Non si avrà un distacco come avviene con il contatore della corrente elettrica, in caso di superamento della misura inserita come tetto. E sono diversi i provvedimenti che dovrebbero essere messi in atto.

Emergenza caldaia, i provvedimenti per arginare costi e consumi

Una caldaia
Una caldaia (Freepik)

Si sa già che i vari ministeri preposti hanno già cominciato a consigliare sin dall’estate che, quando arriverà il freddo, sarà meglio abbassare la temperatura interna delle abitazioni a 18°, massimo 19°. E che lo start ai termosifoni dovrebbe avvenire con quindici giorni di ritardo rispetto al calendario consueto, mentre la chiusura dovrebbe avvenire con quindici giorni di anticipo.

Riguardo ad edifici adibiti ad uso industriale invece la temperatura dovrà calare fino a 17°. Sono esclusi da questi provvedimenti ospedali, case di riposo e strutture simili. Inoltre il funzionamento verrà ridotto di un’ora al giorno. Questo dovrebbe portare a risparmiare fino a due miliardi di metri cubi di gas.

La Commissione Europea deve anche stabilire se, come e quando introdurre un tetto massimo al prezzo del gas. Cosa che era stata proposta già da settimane e settimane dall’Italia a tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea e che dovrebbe limitare situazioni di speculazione e mantenere calmierati i costi.

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