Richiamo alimentare: rischio chimico negli integratori, attenzione

Ancora una volta ad essere nel mirino sono gli integratori per rischio chimico, tutti i dettagli sono riportati nella scheda del richiamo alimentare.

integratori ritirati
Integratori (Unsplash)

Nell’ultimo periodo non sono i primi a finire nel mirino e sembra che ancora una volta sia stato rilevato un rischio chimico per quanto riguarda due flaconi di integratori. Il sito ufficiale del Ministero della Salute ha pubblicato la scheda del richiamo alimentare e di seguito sono elencati tutti i dettagli del caso.

Controlla se hai questi integratori a casa: richiamo alimentare per rischio chimico

scheda richiamo integratori
Scheda richiamo alimentare (Screen Ministero della Salute)

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Il richiamo alimentare è stato pubblicato in data 18 ottobre 2022 sul sito ufficiale del Ministero della Salute e la scheda è stata compilata l’11 ottobre. I prodotti dove si è rivelato il rischio chimico sono Mycli Suplus H24 Micro Omega 3.0 e Mycli Suplus Micro Omega 3.0, commercializzati da Perlapelle Srl via Torricelli 24 – 31020 Villorba (TV).

Il problema è avvenuto presso la sede del produttore Catalent Italy Spa situato in via Nettunense km 20+100 – 04011 Aprilia (LT). I lotti che interessano Mycli Suplus H24 Micro Omega 3.0 sono U149371, U149370 e 22P0068 avente scadenza 02/2025. Le confezioni interessate sono sia da 180 capsule (peso 280 grammi)  che da 60 capsule (peso 96 grammi). Per quanto riguarda Mycli Suplus Micro Omega 3.0 il lotto in cui è stato rilevato il problema è solo uno ed è il P2107043 da 280 grammi (180 capsule) avente scadenza 03/2023.

Il motivo del richiamo alimentare è il sovradosaggio di vitamina A e D oltre i limiti consentiti per legge. Tra le avvertenze nella scheda si invita i consumatori a smettere di assumere gli integratori e di riportare il flacone presso la farmacia di fiducia. Assumere troppa vitamina A può far insorgere sintomi spiacevoli come: sonnolenza, irritabilità, dolore addominale, nausea, vomito, aumento della pressione sul cervello. La principale conseguenza della tossicità da vitamina D è l’accumulo di calcio nel sangue (ipercalcemia), che può causare nausea e vomito, debolezza e minzione frequente.

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