Se hai delle allergie, puoi avere dei vantaggi incredibili sul lavoro e non solo

Cosa è previsto in caso di presenza di allergie per chi lavora e che cosa si può fare per alleviare questa scomoda situazione.

Un uomo soggetto ad allergia
Un uomo soggetto ad allergia (Foto Canva)

Le allergie sono uno dei fastidi più diffusi che ci siano nel mondo. E questa condizione colpisce in particolare durante alcuni periodi dell’anno come i cambi di stagione e l’estate. La stagione delle allergie è in particolare la primavera, con l’aggiunta della presenza del polline nell’aria. Poi ci sono svariate altre forme di allergie.

Come quelle al pelo di alcuni animali, oppure alla polvere, senza contare poi svariate reazioni allergiche di natura alimentare. E per le persone che sono soggette a questa problematica le insidie sono sempre dietro all’angolo. Ci sono delle situazioni tali per le quali una allergia può portare anche a delle risposte estreme da parte dell’organismo della persona colpita.

Le più acute sono rappresentate dallo shock anafilattico e dalla morte. In ambito alimentare bisogna fare attenzione al latte, alle uova, alla frutta secca, al pesce ed a molto altro. E poi ci sono pure delle forme allergiche alle punture di insetti. Tutto questo però può essere trasformato in qualcosa di importante nell’ottica di avere delle agevolazioni sul lavoro.

Allergie, quando scattano le agevolazioni in ambiti professionali

Una donna allergia alle arachidi
Una donna allergia alle arachidi (Foto Canva)

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Si va dai congedi fino ad altre misure, visto che l’allergia può essere anche una conseguenza di una malattia cronica. Se tale malattia è poi invalidante allora scatta anche l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario. Attenzione però, perché una allergia può sorgere anche come conseguenza del lavoro che si sta svolgendo.

Questa è proprio la situazione che porta le autorità preposte come l’INAIL a riconoscere delle agevolazioni, come la fornitura e la facilitazione di cure ed una rendita per inabilità provvisoria, oppure l’assegno continuativo mensile o quello di incollocabilità. A prescindere dal legame o meno riguardo al sorgere di una allergia e la professione svolta, le persone che sono soggette a questa condizione fisica possono avere dei permessi per assentarsi dal lavoro.

È necessario un certificato medico con l’indicazione dei giorni di riposo. La cosa vale solo per chi è titolare di Legge 104 però, visto che una allergia può essere alleviata con cortisone ed antistaminici, quando non correlate a patologie ritenute invalidanti. Per quanto riguarda la possibilità di avere la pensione anticipata, questa cosa non è attualmente prevista in caso di allergia.

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