❌Stop alle cartelle esattoriali: debiti cancellati per migliaia di euro, da quando partirà la pace fiscale

Si parla dell’intenzione di stralciare le cartelle esattoriali in determinate situazioni da parte del nuovo Esecutivo. Chi dovrebbe beneficiare della importante misura.

Calcolo delle tasse da pagare in atto
Calcolo delle tasse da pagare in atto (Foto Canva)

Cartelle esattoriali, il Governo Meloni avrebbe seriamente intenzione di attuare una pace fiscale e cancellare così i debiti contratti da parte dei contribuenti. Il tutto però non avverrà in automatico con un colpo di spugna netto. Solamente entro determinati parametri sarà infatti possibile vedere cancellate le proprie cartelle esattoriali.

Da quanto si apprende da fonti vicine a Palazzo Chigi, il piano originario da parte del nuovo esecutivo avrebbe dovuto portare a lavorare sulle cartelle esattoriali fino ad un massimo di 3mila euro di debiti con l’Agenzia delle Entrate. Invece questo limite è cambiato.

Si parla ora di stralcio per le cartelle esattoriali ma da rendere operativo con un altro tetto da considerare. Non si tratta certo della prima volta che un Governo decide di prendere in considerazione la realizzazione della pace fiscale. Lo hanno fatto praticamente tutti gli altri esecutivi passati.

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Rappresentazione delle tasse
Rappresentazione delle tasse (Foto Canva)

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Questa cosa porterebbe alla riduzione di potenziali introiti in favore del Fisco. Ma si tratta di un compromesso necessario, se si pensa che le pratiche aperte e da esaminare sono a dir poco inclassificabili da parte dell’Ente. La stima riferisce di più di mille miliardi di euro di carichi attivi e che risulta impossibile riscuotere.

Il limite al quale si fa riferimento è ora di 2mila euro. Chi ha contratto fino a questa cifra di debito dovrebbe vedere stralciate le proprie cartelle esattoriali. Perché proprio 2mila e non 3mila euro? Perché in quest’ultimo caso non ci sarebbero le necessarie risorse finanziarie. Inoltre l’importo minimo richiesto dovrebbe partire dai mille euro.

Si dovrebbe trovare un accordo anche per quanto riguarda le annualità coinvolte. Con tutta probabilità si andrà a coprire il periodo che va dal 2011 fino al 30 giugno 2022, con in particolare l’ultimo triennio a dovere godere della pace fiscale, viste tutte le problematiche che sono accadute, tra pandemia, crisi energetica ed aumento dell’inflazione.

Ed ancora, sembra possibile l’introduzione di agevolazioni importanti come sconti robusti sugli interessi e su eventuali multe pendenti. Probabilmente con un forfait del 5% sugli stessi. Per quanto concerne il piano di versamento degli importi, dovrebbe essere introdotta una spalmatura rateale su cinque anni, come riporta il quotidiano “Il Sole 24 Ore”. Ma non è tutto: potrebbero approfittare della cosa anche a diversi individui che erano stati esclusi dalla precedente pace fiscale.

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