Quali e quanti bonus ci saranno nel 2023: tutti i piani del Governo Meloni

I Bonus 2023 dal Governo Meloni che daranno una mano a molte persone. Quali sono le misure che continueranno ad esserci ancora perché indispensabili.

Delle banconote di grosso taglio in euro
Delle banconote di grosso taglio in euro (Foto Canva)

Bonus 2023 del Governo Meloni, quali sono le misure già esistenti per via dei precedenti esecutivi e che l’attuale squadra di ministri ha provveduto a riconfermare. Il tutto nell’ottica della Manovra finanziaria per l’anno prossimo, discussa nel corso degli ultimi giorni e che si propone di dare un aiuto importante ai cittadini contro l’inflazione e la crisi energetica.

Con le bollette che restano alte, i carburanti che proseguono nell’avere prezzi che stazionano a livelli molto più alti rispetto al 2021 e con i beni sia di prima necessità che non indispensabili aumentati anche di più del 100%, i conti per molte persone non tornano, quando si arriva alla fine del mese. I bonus 2023 dal Governo Meloni si rendono quindi indispensabili.

Nel frattempo la Legge di Bilancio per il 2023, dopo avere ricevuto l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, è in attesa dell’approvazione da parte sia della Camera prima che del Senato poi. E non di dovrebbero essere problemi, nonostante le critiche ricevute dall’opposizione. I Bonus 2023 del Governo Meloni saranno i seguenti.

Bonus 2023 Governo Meloni, quali sono le misure confermate

 

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Continueranno ad esserci i seguenti bonus: bonus bollette, bonus “gemelli” e social card, pensioni ed agevolazioni per assunzioni degli under 36. Oltre a diverse altre misure. Ed una notizia importante è rappresentata dall’aumento della soglia massima di ISEE necessaria per potere ricevere la relativa copertura. Dai 12mila attuali si passerà a 15mila euro. Questo offrirà una espansione del bacino che potrà beneficiare dei vari bonus.

Per chi ha almeno quattro figli a carico continuerà invece ad esserci una soglia massima di 20mila euro di reddito annuo da non dovere superare. Ovviamente sarà necessario dotarsi della propria DSU, la Dichiarazione Unica Sostitutiva, dalla quale potere estrapolare l’ultimo ISEE utile.

Le misure che verranno approvate per l’anno prossimo

Assegno unico universale: abbiamo il raddoppio da 100 a 200 euro al mese della maggiorazione forfettaria per famiglie dai 3 figli in poi a carico. Ed anche un bonus ulteriore di 100 euro per famiglie con gemelli fino ai 3 anni.

Social Card o Carta risparmio spesa, è destinata a redditi di massimo 15mila euro all’anno, con un apposito fondo da stanziare pari a mezzo miliardo di euro. Avrà validità solamente per i beni di prima necessità e sarà concessa ai beneficiari riconosciuti dal proprio Comune di residenza.

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Pensioni: è prevista una decontribuzione pari al 10% sullo stipendio per chi ha almeno 41 anni di contributi ma intende ancora lavorare. Per gli assegni minimi – da 523,38 euro al mese – ci sarà un aumento del 20%. Con un aumento riconosciuto di quindi 104 euro all’anno.

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Si ad una detassazione dei premi sulla produttività, con un taglio dal 10 al 5% fino ai 3mila euro di premio, per quei redditi fino ad un massimo di 80mila euro. E poi sgravi fiscali per massimo 6mila per le assunzioni a tempo indeterminato di under 36, anche con contratto a tempo determinato, per il periodo che coprirà l’intero 2023. La cosa riguarderà anche le donne ed i beneficiari di Reddito di cittadinanza. Non rientrano in questo discorso i lavoratori dell’ambito doemstico.

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