Camminare 🚶‍♂️ quando fa freddo produce dei risultati impareggiabili: cosa succede al tuo corpo

Quali sono gli effetti del freddo sul nostro corpo mentre camminiamo? Ecco le conseguenze delle basse temperature sull’organismo.

Camminare quando fa freddo
Donna che cammina (Fonte foto Canva)

Con l’arrivo del gelo, il desiderio di trascorrere al calduccio le nostre giornate si fa preponderante. Eppure, ci sono numerose ragioni per cui dovremmo praticare attività fisica anche con le basse temperature. Camminare quando fa freddo, infatti, esercita numerose funzioni benefiche sul corpo: scopriamo nel dettaglio di quali si tratta e perché avvengono.

Camminare quando fa freddo: tutti i benefici sul corpo

Attività fisica freddo
Donna che cammina sulla neve (Fonte foto Canva)

Praticare attività fisica regolarmente è essenziale per mantenere in salute il nostro corpo. Non solo: questa buona abitudine, infatti, migliora anche l’umore. Sebbene l’arrivo della stagione fredda possa scoraggiarvi dal fare sport all’aria aperta, in realtà gli esperti hanno sottolineato numerosi benefici di questa pratica.

Camminare quando fa freddo non ci espone a malanni o a rischi per la salute, se fatto adottando le opportune precauzioni. Tra i vantaggi di questa attività ci sono:

  • Aumento delle difese immunitarie;
  • Potenziamento della memoria;
  • Miglioramento dell’umore;
  • Maggio assorbimento del calcio.

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Aumento delle difese immunitarie

Camminare quando fa freddo fa bene al nostro sistema immunitario. Infatti, questa pratica permette al corpo di abituarsi progressivamente al calo delle temperature, riducendo il rischio di contrarre malanni stagionali.

In particolare, tra i vantaggi della camminata all’aria aperta durante la stagione invernale troviamo:

  • Miglioramento della circolazione sanguigna;
  • Contrasto al senso di affaticamento e stanchezza;
  • Produzione di un maggior numero di ormoni volti a rafforzare le difese immunitarie.

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Potenziamento della memoria

Incredibile ma vero, camminare quando fa freddo rafforza le nostre doti mnemoniche.

A sostenerlo è uno studio condotto da un team di ricercatori della University of Michigan, che ha registrato un potenziamento della memoria del 20% in un gruppo di volontari invitati a camminare all’aria aperta.

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Miglioramento dell’umore

Come abbiamo anticipato, questa sana abitudine esercita effetti positivi non solo sul corpo, ma anche sulla mente.

L’attività fisica, infatti, induce il cervello a rilasciare un maggior numero di ormoni associati al buonumore, come serotonina, dopamina e ossitocina.

Alla loro secrezione, infatti, è associata la piacevole stanchezza che avvertiamo dopo aver fatto sport. Di questa condizione è responsabile anche la luce: in inverno, infatti, il tempo di esposizione al sole si riduce.

Questo a sua volta, aumenta i livelli di stress esponendoci al rischio di depressione stagionale. Per tale ragione, camminare quando fa freddo ci aiuta a contrastare negatività e frustrazione.

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Miglior assorbimento del calcio

Infine, l’ultimo beneficio derivante da questa attività riguarda l’assorbimento del calcio.

Questo sale minerale è essenziale per il compimento di tantissime funzioni, come la normale coagulazione del sangue, il regolare ritmo cardiaco e la salute dell’apparato scheletrico.

Grazie all’esposizione all’aria aperta e alla luce del sole, camminare quando fa freddo migliora l’assimilazione del calcio e contrasta lo stato infiammatorio dell’organismo.

 

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