7 borghi italiani economici per passare un Capodanno 2023 all’insegna del romanticismo

I 7 borghi italiani storici più belli dove trascorrere il Capodanno 2022 in famiglia o con amici. Ecco gli spunti migliori per le vostre vacanze.

Fuochi d’artificio (Canva – Inran.it)

L’Italia è il luogo perfetto per un Capodanno memorabile. Chi vuole partecipare ai festeggiamenti può recarsi in questi luoghi.
Molti visitatori trovano l’Italia irresistibile, dalle cime innevate delle Alpi al blu intenso del Mar Ionio, che la rendono una delle destinazioni più popolari d’Europa per il Capodanno.

L’ultimo giorno dell’anno in Italia è luminoso e gioioso grazie a tutte le attività locali e ai fuochi d’artificio. Le feste private nel paese spesso incorporano petardi o stelle filanti e vanno avanti per ore, anche dopo gli spettacoli pubblici nella piazza del paese.

I 7 borghi italiani più belli in cui trascorrere il Capodanno

Calici (Canva – Inran.it)

Pietrapertosa è situata tra le gigantesche falesie delle cosiddette “Dolomiti meridionali” della Basilicata, Pietrapertosa sembra quasi essere inghiottita dalle montagne. Il suo nome deriva dall’antico Petraperciata, che significa “pietra forata”, un riferimento all’enorme roccia nelle cui fenditure si trova questo grazioso villaggio. Frammenti di rocce a forma umana sporgono ovunque a Pietrapertosa, che ha la forma di un anfiteatro.

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A un’altitudine di circa 1.000 metri, i suoi abitanti dicono con orgoglio di vivere sospesi a mezz’aria tra cielo e terra. Questo scenario ha permesso a Pietrapertosa di diventare un punto di riferimento per gli amanti degli sport estremi. L’attività più emozionante è il Volo dell’Angelo, che permette ai visitatori di fare una zip line dalla vetta più alta di Pietrapertosa a quella del vicino paese di Castelmezzano, con una scivolata adrenalinica su pinnacoli e tornanti.

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Il paese ospita anche un antico e fatiscente castello saraceno che offre una splendida vista sulle montagne. Tra le strutture locali spiccano il ristorante Le Rocce, situato in cima a una collina, che serve fantastici piatti locali, e l’accogliente B&B Palazzo del Barone, con una favolosa vista sulle montagne.

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1) Marina Corricella

Risalente al XVII secolo, Marina Corricella ha un’atmosfera semplice e rilassata che è difficile da replicare. Fiancheggiato da barche di legno e reti da pesca, il porto è solitamente animato da pescatori e venditori che gridano. La Fortezza Terra Murata, ex prigione, è il punto più alto dell’isola, con una vista che spazia sul Golfo di Napoli.
ricetto di candelo

Situato in Piemonte, il nome di questo borgo fortificato significa letteralmente “rifugio”. La gente del posto si nascondeva in questo villaggio medievale in tempo di guerra e veniva usato per immagazzinare uva, vino e grano dopo la dichiarazione di pace.

Definito la “Pompei del Medioevo”, l’architettura originale di questo villaggio a forma di pentagono è stata incredibilmente conservata.
Circondato da alte mura, è composto da circa 200 case cubiche di colore marrone rossiccio e da cinque strade principali, con vicoli di ciottoli così puliti da brillare di notte.

2) Marettimo

L’isola più selvaggia e incontaminata dell’arcipelago siciliano delle Egadi, Marettimo è un rifugio in tutti i sensi.
Carretti elettrici e asini sono gli unici mezzi di trasporto in questo tranquillo villaggio di pescatori sovrastato da una fortezza saracena abbandonata sulla scogliera. Costituito da un gruppo di case bianche con rifiniture blu che brillano al tramonto, la sua semplicità è ipnotizzante.

Agli abitanti dell’isola è stata inculcata una paura primitiva degli dei del mare, come dimostrano le preghiere scarabocchiate sui muri e sulle porte per tenere lontane le tempeste. Un’altra attrazione del luogo è il ristorante sul mare Il Veliero, un punto di riferimento per cene al tramonto sanguinolente.

Situato in Calabria, sulla punta dello stivale italiano, questo villaggio di pescatori è costruito su strati di rocce che emergono dall’acqua verde smeraldo. Il piccolo villaggio si trova sullo Stretto di Messina, ritenuto il luogo mitico in cui il mostro marino dalla testa di cane Scilla attaccò la nave di Ulisse nell’Odissea. All’alba, i pescatori vendono il loro pescato al porto, insieme a vino Zibibbo e limoni pregiati.

3) Scanno

Situato nella selvaggia regione abruzzese dell’Italia centrale, Scanno è un paradiso rurale. Un tempo covo di banditi e fuorilegge, questo grazioso villaggio incastonato tra le montagne dell’Appennino presenta un meraviglioso mix di architettura barocca, romanica e gotica.

Decorate con portali, maschere e angeli, le sue imponenti facciate, i palazzi, le chiese e le fontane furono originariamente commissionate da ricche famiglie di pastori, che gareggiavano tra loro per assicurarsi che le loro proprietà fossero le più belle.
Il villaggio vanta anche diverse abitazioni più umili in pietra e legno che ricordano un presepe.

4) Pienza

Situata nella Val d’Orcia, l’angolo più incontaminato della Toscana, Pienza è stata definita la “città ideale del Rinascimento”.
Rinominata e ridisegnata da Papa Pio II alla fine del XV secolo, è ricca di capolavori architettonici come Palazzo Piccolomini, progettato dallo scultore e architetto fiorentino Bernardo Rossellino, situato nella splendida Piazza Pio II.

5) Bosa

Questo borgo medievale, noto anche come Sa Costa, è diviso in due parti dal fiume Temo. L’unico fiume navigabile della regione attira gli amanti del kayak, le cui acque riflettono gli edifici multicolori dell’antico quartiere situato nella parte occidentale della Sardegna.
Qui semplici abitazioni artigianali sono accostate a sontuosi palazzi di roccia magmatica rosa lucente.

Bosa era un tempo rinomata per la sua industria del cuoio e ancora oggi è piena di boutique storiche, dove l’arte della conceria è stata tramandata di generazione in generazione, così come di negozi che vendono gioielli di corallo e cesti di asfodelo.
Costruito dalla famiglia toscana dei Malaspina nel XII secolo, il Castello di Serravalle domina la città.

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