Come rinvasare le piante nel modo giusto senza traumatizzarle | Trucchi e consigli utili

Rinvasare le piante è un’operazione estremamente delicata: scopriamo gli accorgimenti da mettere in pratica per farlo nel modo giusto.

Rinvaso piante
Come rinvasare le piante (Fonte foto Canva – Inran.it)

Rinvasare le piante è una procedura da ripetere periodicamente: la crescita delle radici della pianta, infatti, sottrae spazio al terriccio, che con il passare del tempo perde nutrienti. Come e quando effettuare questa operazione? Ecco tutti gli accorgimenti da mettere in pratica per rinvasare le piante nel modo giusto, senza rischiare di traumatizzarle.

Quando rinvasare le piante?

Coltivare le piante
Giardinaggio: travasare le piante (Fonte foto Canva – Inran.it)

Qual è il momento giusto per rinvasare le piante? Per capire se è necessario effettuare questa operazione, occorre guardare le radici della pianta. In alcuni casi, potrebbero emergere dal terriccio protuberanze turgide e carnose; le radici più piccole, invece, potrebbero fuoriuscire dal foro di drenaggio del vaso.

Si tratta di chiari segnali che indicano che l’organismo vegetale si sta espandendo e necessita di più spazio per crescere e prosperare. Per la maggior parte delle piante, il periodo di rinvasatura coincide con l’inizio del periodo vegetativo.

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Si tratta della fase che intercorre tra la germinazione del seme o, nel caso delle piante perenni, il germogliamento, e il riposo vegetativo. Mai rinvasare le piante durante il periodo di riposo. In questa fase l’organismo vegetale riduce al minimo le sue funzioni biologiche. Generalmente, essa coincide con l’inverno.

Se la pianta è sofferente o ammalata dovremmo aspettare che guarisca, prima di procedere con il rinvaso. Il rischio, infatti, è quello di traumatizzarla ulteriormente, fino a causare danni irreparabili.

Estrarre la pianta dal vaso: i consigli per farlo nel modo giusto

Come estrarre la pianta dal vaso, senza rischiare di danneggiarla? Si consiglia di effettuare questa operazione con l’aiuto di un’altra persona, in special modo se la pianta risulta di grandi dimensioni.

In primo luogo, bisognerà irrigare la pianta circa un’ora prima dell’operazione: il terriccio umido sarà più facile da rimuovere.

In generale, la procedura migliore consiste nel posizionare il palmo della mano sulla superficie di terriccio, tenendo il fusto tra le dita e rovesciando il vaso. Dopodiché, bisognerà dare qualche colpo sul fondo del recipiente per assicurarsi che la terra si sia completamente staccata.

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In ogni caso, questa tecnica non funziona con tutte le specie vegetali: piante delicate o appuntite, come i cactus, devono essere maneggiate con maggior scrupolosità.

Le piante particolarmente grandi dovranno essere posizionate su un lato. Si consiglia di facilitarne l’estrazione battendo il bordo del vaso con un bastone di legno e facendo scorrere la lama di un coltello nella parte tra il terriccio e il vaso.

Dopo aver tirato fuori la pianta, è essenziale esaminare le radici: se alcune appaiono ingiallite, secche o marce, occorre tagliarle. Infine, attenzione alla presenza di parassiti, come afidi e cocciniglie.

Come rinvasare le piante: i metodi da seguire e quelli da evitare

Non ci resta che scoprire come rinvasare le piante nel modo giusto, evitando traumi e danni.

In primis, bisognerà scegliere il nuovo vaso in cui posizionare la pianta. Attenzione alle dimensioni: dovrà essere leggermente più grande del precedente. Dopodiché, occorrerà disporre il drenaggio sul fondo, per poi ricoprirlo con il nuovo terriccio.

Un metodo utile per travasare organismi vegetali cespugliosi e spinosi è quello dello stampo. Esso consiste nel posizionare il vecchio vaso all’interno di quello più grande, per poi riempire quest’ultimo con il terriccio fino a un’altezza inferiore di poco più di 1 cm rispetto al bordo del vaso più grande.

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Dopodiché, non resterà che estrarre la pianta e procedere al rinvaso. Tra i metodi da evitare, invece, c’è la rinterratura, che consiste nell’aggiungere nuovo terriccio alla pianta, senza rinvasarla.

Si tratta di una soluzione parziale: se, infatti, da un lato fornisce all’organismo vegetale i nutrienti di cui ha bisogno, dall’altro non dà alle radici lo spazio a sufficienza per estendersi e svilupparsi.

In questo caso, l’unica modalità di intervento possibile consiste nel tagliare le radici sul lato e sul fondo del vaso.

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