Dieta: quanta pasta mangiare per essere in forma senza sensi di colpa

Le indicazioni importati su quanta pasta mangiare in dieta, per non avere alcun contraccolpo né sul fisico né sull’umore.

Un bel piatto di tagliatelle condite
Un bel piatto di tagliatelle condite (Foto Canva – Inran.it)

Quanta pasta mangiare a dieta? Come anche in condizioni in cui non si stia seguendo uno schema di alimentazione preciso, del resto. Esiste una quantità consigliata, che non trasmette assolutamente la scomoda sensazione di privazione. Mai e poi mai d’altronde dovrebbe accadere questo.

Una dieta non è vietare questo e quello bensì controllare nel modo giusto quelle che sono le quantità di cibo assunte di giorno in giorno. Se ci si limita a degli assaggi non ci saranno conseguenze e disordini alimentari. La cosa vale per tutto. Ed è possibile intuire quanta pasta mangiare a dieta.

Come tutti sanno, questo particolare alimento è associato tradizionalmente alla cucina italiana. Ed è anche parte integrante della Dieta Mediterranea. Sono diverse le sostanze nutritive che troviamo al suo interno e che vanno a completare l’apporto fornito da altri alimenti, come verdure e legumi. E che formano alcune delle ricette tipiche delle quali mai faremmo a meno.

Quanta pasta mangiare a dieta? Le quantità giuste a persona

Una forchettata di spaghetti con basilico ed un pomodorino
Una forchettata di spaghetti con basilico ed un pomodorino (Foto Canva – Inran.it)

Le quantità sono ben precise. Per un uomo la porzione ideale sarebbe di 80 grammi, per una donna ci assestiamo a poco meno, sui 70 grammi. Per un apporto calorico che si orienta intorno alle 300 kcal. Se si sta seguendo una dieta, tale quantitativo deve rappresentare circa la metà delle calorie totali assunte nel corso di una giornata.

Specialmente quando a dieta poi, la pasta può rappresentare un piatto unico, unendo ad essa legumi, verdure ed un po’ di olio extravergine d’oliva per fare da condimento. Sempre parlando di quantità, è bene ricordare che in media 80 grammi di pasta cruda hanno come corrispettivo 200 grammi di pasta una volta cotta.

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Possiamo comunque andare ad occhio e riempire un piatto con della pasta cruda, per proporzionarlo in quantità non esagerata. Poi in tanti esperti dietologi e nutrizionisti consigliano l’assunzione di pasta integrale, per due motivi. Il primo è che quest’ultima è molto più ricca di fibre rispetto a quella tradizionale. Il secondo è che ci sarà un impatto glicemico molto più attenuato con la pasta integrale.

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Quante volte al giorno mangiare la pasta?

E quante volte si consiglia di mangiare la pasta? In quali momenti? Non dovrebbe mai mancare un buon piatto di penne lisce o rigate, di spaghetti, di fusilli od altro, da condire con il sugo di pomodoro, con pomodorini freschi e prezzemolo o basilico, o con del brodo, in circa tre dei nostri pranzi settimanali.

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Inoltre è meglio mangiare la pasta di giorno, perché farlo a cena ridurrebbe di molto la possibilità di smaltire le calorie con essa assunte, visto che poi andremo a letto.

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E perché la pasta è indispensabile? Perché fornisce al nostro organismo i carboidrati, che sono la benzina che permette al fisico di funzionare. Ogni giorno dovremo assumere almeno il 50% di carboidrati dell’apporto calorico quotidiano.

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