I cibi nemici della tua linea: non si tratta delle merendine | Retroscena sconvolgente

Attenzione a questi cibi nemici della linea che si frapporranno tra noi ed il nostro proposito di dimagrire. Alcuni sono degli insospettabili.

Una donna davanti ad un frigo aperto
Una donna davanti ad un frigo aperto (Foto Canva – Inran.it)

Cibi nemici della linea, siamo portati a pensare che si tratti dei “soliti noti”. Ovvero le merendine, la frittura, il cibo da fast food e gli alimenti trattati, zuccherati, grassi, con additivi e conservanti, frutti di una manifattura di tipo industriale. Vero, ma in parte. Perché i colpevoli non sono soltanto loro.

Di cibi nemici della linea ce ne sono anche altri che potremmo ritenere insospettabili. O comunque non immediatamente responsabili di quelle che sono le difficoltà nel perdere peso che magari stiamo vivendo. Le insidie maggiori comunque si trovano sempre quando andiamo a fare la spesa.

Al supermercato, al discount od al negozio di alimentari potremmo ritrovarci circondati da cibi nemici della linea. Che magari sulle loro confezioni riportano scritto, a caratteri cubitali, diciture quali “Cento per cento naturale”, “Con frutta vera”, “Senza grassi aggiunti” e simili. Tutto quello in realtà è marketing, a volte anche ingannevole.

Cibi nemici della linea, quali sono quelli da controllare

La scritta Snack Time fatta con del cibo
La scritta Snack Time fatta con del cibo (Foto Canva – Inran.it)

E poi ci sono i cosiddetti “insospettabili”, che vengono molto spesso inseriti all’interno di programmi di dieta. Ma che, se assunti in quantità eccessive rispetto a quanto indicato, rischiano invece di sortire l’effetto inverso, impedendoci di dimagrire.

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È il caso ad esempio di snack e barrette definite ipocalorici. Perché comunque anche qui ci possono essere degli zuccheri aggiunti o raffinati. Oppure della frutta secca. Mandorle, noci, nocciole sono alquanto ricche di calorie, e quindi vanno assunte quotidianamente in una dose giornaliera da massimo 30 grammi.

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Va molto peggio invece con altre tipologie di frutta secca come i datteri o l’uvetta, che hanno pure molto zucchero e che quindi vanno limitate ad una volta alla settimana. E poi ci sono anche gli hamburger vegetariani, le spinacine ed altri alimenti cosiddetti vegetariani, trattati e molto spesso ricchi di carboidrati e di grassi.

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Per finire, anche la pasta a volte non aiuta, pur essendo indispensabile per l’apporto di carboidrati che ci sa fornire. Anche quando è integrale – che viene ritenuta più salutare – può comportare delle controindicazioni. Alla fine i valori nutrizionali sono gli stessi nella pasta (come anche nel riso e nel pane, n.d.r.) integrale.

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Cambia il contenuto di fibre, che i cibi integrali hanno in quantità maggiori. Anche in questo caso occorre sottostare a delle precise quantità per non avere delle controindicazioni.

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