Nuovo allarme istamina: quali sono gli alimenti a rischio contaminazione

Cosa comporta la contaminazione da istamina? Ecco gli alimenti che ne contengono di più e quali sono gli effetti sul corpo umano.

Reazione allergica
Prurito e arrossamento (Canva – Inran.it)

Hai mai sentito parlare di contaminazione da istamina? Questa sostanza è prodotta dal corpo umano a seguito del consumo di determinati alimenti di origine vegetale e animale. Se assunta in dosi massicce, può rivelarsi potenzialmente pericolosa per la nostra salute. Capiamo nel dettaglio di cosa si tratta, quali sono i cibi a rischio e come si manifesta l’intossicazione da istamina.

Cos’è l’istamina?

Cibi istamina
Cibi contaminati (Canva – Inran.it)

L’istamina è una molecola secreta dal corpo umano. Questa sostanza è coinvolta in numerose risposte cellulari di tessuti e organi, tra cui la produzione dei succhi gastrici nel processo di digestione e le reazioni antinfiammatorie e immunitarie.

Non a caso, l’istamina è la molecola responsabile delle allergie. L’organismo ne scatena una liberazione massiccia quando viene a contatto con sostanze – come cibi e piante – a cui risulta particolarmente sensibile.

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L’istamina non è solo prodotta dal nostro corpo, ma è contenuta anche all’interno di determinati alimenti. In generale, durante il processo di digestione il nostro organismo evita di assimilare questa sostanza, espellendola insieme agli altri prodotti di scarto.

Se presente all’interno dei cibi in dosi eccessive, tuttavia, il corpo non riesce ad eliminarla del tutto. Ciò comporta una serie di reazioni specifiche, alla base di un’intossicazione alimentare.

Intossicazione alimentare da istamina: i sintomi

Come si manifesta l’intossicazione alimentare da istamina? Tra i sintomi più comuni rientrano:

  • Prurito;
  • Arrossamento e irritazione cutanea;
  • Nausea, vomito e diarrea;
  • Mal di testa e vertigini.

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Gli effetti derivanti dal consumo di alimenti caratterizzati da massicce quantità di istamina possono manifestarsi immediatamente dopo l’ingestione dei cibi in questione, o in maniera progressiva.

In questo caso, l’accumulo di istamina all’interno dell’organismo risulta ripetuto e prolungato nel tempo.

Istamina: gli alimenti a rischio contaminazione

Quali sono gli elementi a rischio di contaminazione da istamina? In questa categoria rientrano i cibi che risultano particolarmente ricchi di un determinato tipo di amminoacido, noto come L-istidina.

Infatti, si tratta del precursore da cui si può formare l’istamina. Oltre ad esso, anche la presenza di determinati microorganismi all’interno dell’alimento è in grado di aumentare il rischio di contaminazione.

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I cibi a cui prestare particolare attenzione sono:

  • spinaci;
  • vino rosso;
  • formaggio;
  • lievito;
  • cibi fermentati;
  • carne contaminata;
  • pesce conservato troppo a lungo o in maniera scorretta.

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Infine, attenzione ai cosiddetti alimenti istamino-liberatori, ovvero cibi che incentivano la secrezione di istamina da parte del corpo.

Si tratta di un insieme variegato di alimenti che, oltre a contenere un certo tasso di questa sostanza, stimolano l’organismo a produrne ulteriori dosi. In questo elenco rientrano uova, latte, pesce, alcol, banane, fragole, pomodori e cioccolato;

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