Togliere la muffa con la candeggina nasconde un retroscena che in pochi conoscono

Come togliere la muffa con la candeggina, cosa c’è da sapere riguardo a questa possibile soluzione e quali conseguenze può avere sulla salute.

Un muro invaso da muffa ed umidità
Un muro invaso da muffa ed umidità (Canva – inran.it)

Togliere la muffa con la candeggina, un espediente che porta i suoi frutti in qualsiasi situazione. In alcuni casi potrebbe capitare di dovere fare i conti con una infestazione, ed allora sono guai. Perché una invasione da parte della muffa ed anche dell’umidità comporta dei danni sia a livello strutturale per la casa che di salute.

Il permanere di questa situazione potrebbe infatti rendere l’aria insalubre. E respirare in un ambiente del genere di certo non fa bene ai polmoni. Più in generale, vivere in ambienti particolarmente umidi ed esposti alla muffa può comportare dei disturbi al sistema respiratorio. I più comuni sono rappresentati da infezioni respiratorie, asma ed allergie.

Ed anche l’apparato immunitario può risultare facilmente coinvolto. Allora togliere la muffa con la candeggina può essere una delle soluzioni possibili, ed occorre intervenire prima che il danno visibile sulle pareti si diffonda per larghi tratti della superficie. Altrimenti potremmo assistere a dei danni visibili, tali da comportare una spesa considerevole per le necessarie riparazioni.

Togliere la muffa con la candeggina, è una buona idea?

Una parete rovinata dalla muffa
Una parete rovinata dalla muffa (Canva – inran.it)

Gli ambienti più interessati da questa situazione nociva sono il bagno e la cucina, perché è qui che avviene con maggiore frequenza il rilascio di vapori caldi. Questi, con il passare del tempo, aderiscono a muri e soffitto generando umidità e muffa. Per evitare tutto ciò è fondamentale generare un ricambio di aria fresca con l’esterno.

Dopo una doccia od un bagno caldo o dopo avere cucinato, apriamo quindi finestre ed infissi per fare uscire l’umidità e per fare entrare aria pulita. E se siamo certi della presenza della muffa in casa – che può sorgere anche a causa di termosifoni ed altri dispositivi simili in altre stanze – interveniamo prontamente.

Ce ne accorgeremo dal cattivo odore di stantio, assai simile al bucato bagnato. Altri ambienti dove la stessa può sorgere sono cantine ed armadi. Anche visivamente è facile notare la muffa, costituita da macchioline scure la cui intensità può essere anche acuta. Si va da tracce di umido a vere e proprie macchie nere.

La candeggina è efficace ma ha una controindicazione

Va però specificata una cosa: la candeggina è comunque un composto chimico ed entrarvi in contatto è un’altra cosa che pure non fa bene alla salute. Per il suo impiego sarebbe bene adottare alcune precauzioni, come per esempio indossare dei guanti in gomma ed una mascherina a protezione di bocca e naso. E magari anche una maschera protettiva per gli occhi.

Inoltre la candeggina elimina solamente la muffa presente a livello superficiale e non quella che si è addentrata in profondità. Comunque, per usarla allo scopo di togliere una infestazione di spore, occorre spruzzarla sulla zona interessata e strofinare con decisione con un panno liscio.

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Ma bisogna badare bene a non respirare l’aria circostante che finisce con l’arricchirsi proprie delle spore che generano la muffa. Se siete alla ricerca di una alternativa allora potreste pensare di rimpiazzare la candeggina con una soluzione composta da acqua, aceto bianco e bicarbonato di sodio.

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