Parkinson: uno dei sintomi può comparire di notte, ecco di cosa si tratta

Tra i sintomi del Parkinson noti uno studio tutto italiano ha portato all’emergere di una nuova, potenziale situazione di rischio. Di che cosa si tratta.

Un uomo che non riesce a dormire
Un uomo che non riesce a dormire (Canva – inran.it)

Tra i sintomi del Parkinson ce ne sono alcuni che risultano essere ben noti. Il più conosciuto in assoluto è caratterizzato dai tremori anche forti e che non è possibile controllare. Si tratta del tratto caratteristico di quella che è una delle più note e devastanti malattie di carattere neurodegenerativo.

Ogni anno sono milioni le persone nel mondo intero che mostrano i sintomi del Parkinson. In tutti i casi le manifestazioni dirette di questa patologia si presentano in forma lieve, per poi tendere a peggiorare via via con il passare del tempo. E si può arrivare anche a subire delle difficoltà sia in ambito motorio che nel manifestare in forma parlata i propri pensieri.

Ancora, altri sintomi del Parkinson possono essere costituiti da disturbi sia del comportamento che mentali, oltre che problematiche anche marcare nello sviluppare i ricordi e nel fare ricorso alla memoria in generale. E ci sono tanti altri fattori che devono fare preoccupare, se si sviluppano in forma cronica e continuata.

Sintomi del Parkinson, come si fa a capire se si ha il morbo

La scritta Disturbi da Parkinson in inglese
La scritta Disturbi da Parkinson in inglese (Canva – inran.it)

In merito al sonno notturno, una rilevazione che porta la firma dell’Università di Genova e che è stata pubblicata sulla rivista di settore “Brain” ha messo in primo piano un aspetto che riguarda il riposo prolungato proprio di quando dormiamo. Tale aspetto pare manifestarsi in particolare dopo i settanta anni, quindi in piena terza età.

Se tale sintomo specifico finisce con il diventare fisso, allora il pericolo che il morbo di Parkinson possa presentarsi in maniera fissa nel giro dei successivi due anni sarebbe concreto. Il discorso riguarda disturbi del sonno contraddistinti da urla e gesti concitati proprio mentre si dorme.

Questa condizione è stata definita “disturbo della fase REM del sonno” (REM Behavior Disorder) e porterebbe un soggetto coinvolto a sviluppare un rischio di ben sei volte superiore ad altri individui di essere esposto al morbo di Parkinson. Per evitare tutto questo occorre avvisare subito uno specialista, nel caso in cui questa situazione dovesse manifestarsi.

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In tal modo si potrà procedere con la messa in pratica di terapie preventive e capaci di fare in modo da abbassare questo rischio. Anche tenendo uno stile di vita sano per tutta la vita non si può essere esenti da possibili rischi, sia per questa che per altre malattie di tipo neurodegenerativo. Purtroppo la loro comparsa è impronosticabile e dettata anche da altri fattori, come ad esempio l’ereditariet.

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