Morto Steve Harwell a 56 anni: addio al cantante degli Smash Mouth

A 56 anni è morto Steve Harwell, il cantante degli Smash Mouth, da anni lottava contro una brutta malattia che non gli ha lasciato scampo.

Dopo la morte di Sinead O’Connor, ci arriva una notizia devastante dal mondo della musica. Steve Harwell, l’ex frontman dei celebri Smash Mouth, è scomparso all’età di 56 anni, lasciando dietro di sé un leggendario patrimonio musicale.

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Steve Harwell durante un concerto (foto da Instagram, profilo smash_mouth_steve) – Inran.it

La sua morte è stata confermata lunedì mattina.È morto nella sua residenza di Boise, nell’Idaho, a darne notizia il suo agente Robert Hayes. Harwell, una figura iconica nel mondo della musica, è stato circondato da familiari e amici durante gli ultimi istanti della sua vita.

Addio a Steve Harwell: morto dopo una lunga ed estenuante malattia

Harwell è stato il cofondatore e il cantante principale del gruppo rock Smash Mouth. Insieme hanno scalato le classifiche e ha catturato il cuore del pubblico con le canzoni dell’album “Astro Lounge” uscito nel 1999.

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Una foto di Steve Harwell (foto da Instagram, profilo smash_mouth_steve) – Inran.it

Gli Smash Mouth hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica, vendendo oltre 10 milioni di album in tutto il mondo ed ottenendo una nomination ai Grammy. Tra le loro canzoni più iconiche, oltre a “All Star” ci sono “Walkin’ on the Sun” e “I’m a Believer”. Qui sotto il video per riascoltare insieme “All Star”.

Harwell, in un’intervista rilasciata a Rolling Stones nel 2019, aveva dichiarato che secondo lui “Walkin’ on the Sun” aveva cambiato il panorama musicale, cambiando totalmente il modo in cui le persone ascoltavano la musica. Per lui era una canzone unica, fuori dagli schemi.

Tra queste, “All Star” che ancora oggi rappresenta il brano più emblematico del gruppo ed è diventato parte integrante della colonna sonora del famosissimo film Shrek. Harwell non pensava che avrebbero avuto un così grande successo. “All Star” ebbe un successo straordinario grazie al film Shrek e venne anche usata successivamente nel film “Mystery Men”. Il brano che ha lanciato la band ha stabilito un vero e proprio record con ben un miliardo di riproduzioni su Spotify. Anche “I’m a believer” ebbe un enorme successo, anche questo brano inserito nella colonna sonora di Shrek.

Dopo il successo però, durante ultimi anni, le condizioni di salute di Harwell si sono deteriorate. Negli ultimi due anni ha avuto anche un importante peggioramento. Harwell non ha avuto una vita facile, nel 2001 ha dovuto affrontare un lutto molto difficile. Suo figlio Presley morì ad appena 6 mesi di vita per via di una leucemia fulminante. In onore del bambino, il cantante istituì un fondo per finanziare la ricerca contro le malattie.

Gli amici di Harwell sostengono che questa grave perdita abbia segnato profondamente il frotman, portandolo ad abusare massivamente di alcool. L’alcolismo era un mostro che il cantante aveva aveva già affrontato in passato, non riuscendo però ad uscirne del tutto. Inoltre, in molti sostengono che facesse anche uso di sostanze stupefacenti.

Due anni fa, nel 2021, i problemi di alcool avevano così compromesso la salute di Harwell che fu costretto ad abbandonare gli Smash Mouth. Il suo cuore infatti era particolarmente provato a causa dell’alcolismo, che aveva causato anche problemi cardiaci e purtroppo compromesso anche il fegato. Per via di questi gravi problemi di salute non era più in grado di sostenere concerti e performance dal vivo, ha dovuto rinunciare ai tour e alla sua carriera. Durante un’esibizione, era talmente in uno stato alterato da non riuscire nemmeno a pronunciare le parole delle sue stesse canzoni.

La band ha condiviso un toccante tributo a Steve Harwell, definendolo un “vero americano”. Straordinario pensare al successo che ha avuto nonostante avesse poca esperienza musicale. Ma era una persona con una determinazione incrollabile ed un carisma senza pari, qualità che lo hanno portato al successo. Riascoltiamo “Walkin’ on the Sun”, il brano di cui andava più fiero.

Aurora De Santis

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