Fagiolini, come si possono conservare in maniera adeguata? Ecco qualche metodo per averli sempre pronti all’uso per ogni occasione
I fagiolini non sono altro che il baccello acerbo del fagiolo. Sono solitamente di forma allungata o curva, dai colori brillanti che possono passare dal verde al violaceo, a seconda della varietà che abbiamo scelto. Hanno svariate qualità: contengono fibre, sono anti-ossidanti e hanno una quantità davvero molto bassa di calorie. Alcuni individui possono essere allergici e sono sconsigliati quando si soffre di calcoli renali.
Negli altri casi, coinvolgerli nelle nostre ricette è sempre una scelta vincente. Ecco quindi come conservarli al meglio.
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Fagiolini, ecco come è possibile conservarli
Un primo metodo di conservazione è quello che prevede, come per tutto il resto degli alimenti per cui questa pratica rimane sempre valida, il sottovuoto. Consiste nel deporre i fagiolini freschi in speciali bustine sottovuoto che aspirano l’aria: l’assenza di ossigeno ne rallenterà la degradazione così che voi possiate consumarli all’occorrenza. Badate bene che non rimanga nessuna traccia di aria, altrimenti avrete vanificato l’interezza del vostro lavoro.
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Una seconda pratica prevede il congelamento: pulite e sciacquate i fagiolini, tagliando anche le estremità. Fateli bollire- la cottura media è di tre minuti, ma tutti dipenderà dalla loro grandezza e dal loro spessore; subito dopo metteteli in acqua fredda e poi congelateli. Potranno conservarsi fino ad un massimo di cinque\ sette mesi. Quando li ri-utilizzerete per le vostre ricette, non è necessario che li scongeliate: metteteli direttamente in padella, sottraendo al tempo di cottura il tempo di tre minuti per cui sono già stati precedentemente cotti.
Un terzo metodo prevede la conservazione in salamoia: i fagiolini così saranno sempre pronti da gustare.