I tre affettati magri perfetti durante la dieta e per la pressione alta

Questi tre affettati magri e con poco sale sono perfetti per essere gustati senza sensi di colpa durante la dieta o da chi ha problemi di pressione alta.

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(Foto Pexels)

Nel campo alimentare l’Italia si distingue sul resto del mondo, la varietà e la qualità degli affettati italiani sono impareggiabili e rendono questo piatto irresistibile. Purtroppo però non sono tra gli alimenti definiti esattamente sani. Come quasi tutte le cose deliziose prosciutti e salami hanno un alto contenuto di grassi e sale ed è quindi importante per la salute non abusarne. Ci sono però tre affettati che sono magri e con un basso contenuto di sale, qualità che li rendo perfetti per chi è a dieta o soffre di pressione alta.

Quali sono gli affettati magri

Gli affettati sono alimenti comodi che tutti abbiamo consumato in grande quantità soprattutto da bambini. Con l’avanzare dell’età e il rallentamento del metabolismo però abbiamo imparato che alla gola deve sostituirsi la moderazione. Alcuni affettati sono molto più grassi di altri: salame e mortadella ad esempio sono difficili da trovare in una dieta dimagrante.

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Inoltre è anche da tenere sotto controllo la quantità di sodio presente nel salume. La bresaola e il prosciutto crudo per esempio vengono spesso consigliati dai dietologi per i loro valori nutrizionali. Hanno infatti molte proteine e pochissimi grassi, ma purtroppo hanno anche un alto contenuto di sodio.

Gli affettati quindi per chi vuole tenere sotto controllo la linea e la pressione non sono la scelta migliore. Per gli amanti dei salumi però per fortuna esisto tre diversi tipi che rendono possibile non rinunciare definitivamente alla comoda carne a fette. Questi tre affettati sono davvero magri e con un basso contenuto di sale e anche chi è a dieta, chi soffre di pressione e colesterolo alto può gustarli senza troppi sensi di colpa.

Prosciutto cotto

Forse vi stupirà ma quello che spesso sta sul podio degli affettati non è così dannoso per la salute. Il prosciutto cotto infatti non è un insaccato ma nasce dalla coscia del maiale. Il pezzo di carne è disossato e vengono rimossi grasso, tendini e cotenna.

I suoi valori nutrizionali contano circa 200 calorie per un etto di carne le quali si possono eventualmente ridurre semplicemente togliendo la parte bianca della fetta di prosciutto. Al suo interno ha ottime quantità di proteine e amminoacidi, buoni livelli di vitamine B, fosforo, ferro e potassio. I livelli di sodio si aggirano intorno ai 648 mg, quasi la metà di quelli del prosciutto crudo che ne ha 1200 e ancora meno rispetto ai 1600 della bresaola.

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Affettato di tacchino

L’affettato di tacchino viene creato utilizzano il petto di tacchino, la parte più magra dell’animale. La carne è cotta al forno e in questo modo il sapore viene esaltato senza aggiungere grassi. Il sapore resta così molto delicato ma gustoso.

Tra i valori nutrizionali spicca il contenuto proteico, le 95 calorie per ogni etto di affettato e la percentuale di grassi che si aggira intorno al 2%.

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Affettato di pollo

L’affettato di pollo è in sostanza un arrosto che viene tagliato molto sottile e consumato freddo. Solitamente, come quello di tacchino, riceve una cottura al forno prima della quale la pelle viene rimossa per un risultato magro, leggero e facilmente digeribile.

I valori nutrizionali contano 94 calorie per ogni etto di pollo e grassi in bassissime percentuali tra l’1 e il 3%. È un alimento ricco di sali minerali tra i quali potassio e fosforo, proteine e vitamine PP, B1 e B2.

Nonostante queste tre siano le alternative più sane tra gli affettati si tratta comunque di carne lavorata. È importante quindi non farne un consumo eccessivo ma moderato.

Elena O.

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