E ora a mettere la gonna è l’uomo

È tra i capi più acquistati e cercati su internet: è la gonna da uomo, che sta abbattendo le barriere della moda dimostrando il mancato valore dei tabù.

moda genderless
(Foto: Pexels)

Sarà che a renderla sexy ci aveva già pensato Sean Connery anni fa. E che i più famosi stilisti hanno recentemente ingaggiato una battaglia a colpi di stile per sdoganarla. Fatto sta che la nota canzone di Roberto Vecchioni sulla donna con la gonna è ormai passata di moda. E a confermarlo è l’ultimo rapporto di Lyst, che vede per la prima volta, in classifica, la gonna da uomo. A dimostrazione che il tabù è solo una questione psicologica, ci sono anche secoli di storia. Sono molte, infatti, le popolazioni che nel mondo hanno usato e ancora usano questo capo. Perché è molto apprezzato soprattutto per freschezza e comodità.

Gonna da uomo: una moda, in realtà, antichissima

hanfu
(Foto: Pexels)

Provate a fare un giro su internet è vi accorgerete che la gonna maschile è parecchio ricercata. Ma la sua presenza non è nuova, perché in Arabia Saudita l’abito maschile è una tunica leggera e comodissima.

Ne era un perfetto esempio quella haute couture di Mahmood a Sanremo. Ma se pensate che sia solo appannaggio di uomini dello spettacolo e icone gay, vi sbagliate.

 

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L’himation greco era, infatti, indossato da entrambi i generi, senza alcuna differenza. E che dire della gonna per uomo più famosa al mondo? Il kilt.

Sfoggiato nella vita dal Principe Carlo, Sean Connery, Vin Diesel, Hugh Hackman e dal tennista Andy Murray. Il post in quarantena ha superato i 180mila like. Ma lui ci aveva anche convolato a nozze nel 2015.

 

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Se avete visto la cerimonia di apertura degli ultimi Giochi Olimpici, allora sapete anche che ci sono molte etnie in cui gli uomini indossano la gonna nel quotidiano. Ad esempio in Malesia, Isole Samoa, Tonga e Fiji.

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Per non parlare dell’abito tradizionale dei dervisci, del sarong e dell’hakama giapponese. E continuò a venire indossata anche dai nostri antenati europei, per tutta l’epoca medievale e vittoriana.

Venne, poi, portata alla ribalta negli anni Sessanta e Novanta, da cantanti come Mick Jagger, Iggy Pop, Kurt Cobain ed Anthony Kiedis, che fecero, della gonna scozzese da uomo, il look della controcultura.

Il nuovo chic

gonna scozzese da uomo
(Foto: Getty Images)

Sulle passerella ha iniziato a fare la sua comparsa già nel 2011, grazie a marchi come Louis Vuitton, Prada, Givenchy, Giorgio Armani, Vivienne Westwood e da ultimo: Thom Browne.

Se il futuro travalica le convezioni, non stupisce che ne sia stata inventata una per la serie tv su Star Trek. Se poi è anche corredata da colori scuri, tascone, pieghe a cannone e borchie è persino un affare.

Con 250mila capi venduti, solo nel 2020, l’azienda dell’americano Steven Villegas, è, infatti, la prima a proclamare la man skirt vero e proprio trend universale. A cui anche le piattaforme di fast-fashion si sono adeguate.

 

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Contestazione a parte, la gonna piace agli uomini perché consente corretta aerazione e libertà nei movimenti, più del pantalone harem.

Ma se non ne siete ancora convinti, in giro è possibile trovare la gonna pantalone da uomo in versione skinny, e per i più coraggiosi, la gonna lunga da uomo che imita l’hanfu, l’abito tradizionale cinese.

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La Ica

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