L’adolescenza è una fase molto delicata della vita e non tutti riescono a gestirla al meglio, soprattutto i genitori. Ma vediamo quali sono le cose da non fare con un adolescente.
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Un adolescente sta attraversando una fase della sua vita molto delicata in cui ci saranno tanti cambiamenti. Gli anni dell’adolescenza lo porteranno verso l’età adulta, si formerà nel carattere, ma è difficile non essere più bambini e questo può portare una serie di difficoltà.
I genitori, spesso, non riescono a rapportarsi nel modo migliore con i figli adolescenti e per questo sono arrivate le indicazioni di una professionista. Il sito GreenMe ha interpellato Alessia Bajoni, Responsabile del servizio specialistico di psicologia e psicoterapia per adolescenti del Santagostino.
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In primis la cosa che proprio i genitori non devono fare è cercare di non capire la difficoltà dell’adolescenza e esercitare sul figlio o una pressione esagerata come fosse ancora nell’infanzia oppure una libertà assoluta stanchi dei suoi capricci e dei suoi cambiamenti. Non va bene il troppo controllo, ma neanche il disinteresse. Un genitore si deve prendere la giusta distanza.
Cose da non fare con un adolescente: la guida per non sbagliare
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Già la prima cosa indicata dalla professionista è molto difficile da mettere in pratica per un genitore di un adolescente. Lui, infatti, o lei, in questa fase sarà portato a staccarsi da loro, a vivere l’intimità, a buttarsi in nuove esperienze, nuove prove. Avrà a che fare con molte persone diverse. Ma i genitori non devono aver paura di questo. La cosa migliore da fare in questo caso è parlare con il proprio figlio e instaurare un rapporto di fiducia.
Un gravissimo errore che molti genitori compiono è l’evitare di parlare in casa di alcuni argomenti come le prime esperienze amorose, la droga, l’alcol, il fumo. Questo è sbagliato. Bisogna abbattere questo imbarazzo e questi tabù per poter far in modo di essere da appoggio al proprio figlio, non di ostacolo. Ripensare a quando anche loro erano adolescenti forse può aiutare. Questo non vuol dire lasciargli carta bianca, ma discutere insieme, trovare punti di incontro e scambi di opinioni.
Il mondo dell’adolescente è molto difficile e complicato, pieno di ostacoli. A volte può capitare che un ragazzo o una ragazza si faccia sopraffare da tutte le novità di quell’età e si chiuda in se stesso/a. A questo punto il ruolo dei genitori è fondamentale. Non devono giudicare o criticare se diventa scontroso/a, se si chiude in camera per tante ore, se risponde male, se sbatte le porte. I genitori devono provare a entrare nel loro mondo con cautela e delicatezza, magari mostrando interesse per le passioni del figlio o della figlia. Rispettando i suoi tempi.
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Osservarli da lontano può aiutare molto. Vedere se ci sono gesti preoccupanti, se il figlio sta mandando dei segnali di sofferenza e aiuto può essere importante. Uno di questi è, ad esempio, il rapporto con il cibo. Inoltre, i genitori devono accettare l’aiuto dei professionisti se dovesse esserci qualche problema. Gli adulti devono fare uno sforzo mantenendo un buon equilibrio tra presenza e assenza, tra libertà e restrizioni. Devono aprire la mente e andare il più possibile incontro alle esigenze del figlio che sta diventando un adulto come loro.