Cose da non fare con un adolescente: la guida per non sbagliare

L’adolescenza è una fase molto delicata della vita e non tutti riescono a gestirla al meglio, soprattutto i genitori. Ma vediamo quali sono le cose da non fare con un adolescente.

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Adolescenti (da Pixabay)

Un adolescente sta attraversando una fase della sua vita molto delicata in cui ci saranno tanti cambiamenti. Gli anni dell’adolescenza lo porteranno verso l’età adulta, si formerà nel carattere, ma è difficile non essere più bambini e questo può portare una serie di difficoltà.

I genitori, spesso, non riescono a rapportarsi nel modo migliore con i figli adolescenti e per questo sono arrivate le indicazioni di una professionista. Il sito GreenMe ha interpellato Alessia Bajoni, Responsabile del servizio specialistico di psicologia e psicoterapia per adolescenti del Santagostino.

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In primis la cosa che proprio i genitori non devono fare è cercare di non capire la difficoltà dell’adolescenza e esercitare sul figlio o una pressione esagerata come fosse ancora nell’infanzia oppure una libertà assoluta stanchi dei suoi capricci e dei suoi cambiamenti. Non va bene il troppo controllo, ma neanche il disinteresse. Un genitore si deve prendere la giusta distanza.

Cose da non fare con un adolescente: la guida per non sbagliare

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Adolescenti (Foto Pexels)

Già la prima cosa indicata dalla professionista è molto difficile da mettere in pratica per un genitore di un adolescente. Lui, infatti, o lei, in questa fase sarà portato a staccarsi da loro, a vivere l’intimità, a buttarsi in nuove esperienze, nuove prove. Avrà a che fare con molte persone diverse. Ma i genitori non devono aver paura di questo. La cosa migliore da fare in questo caso è parlare con il proprio figlio e instaurare un rapporto di fiducia.

Un gravissimo errore che molti genitori compiono è l’evitare di parlare in casa di alcuni argomenti come le prime esperienze amorose, la droga, l’alcol, il fumo. Questo è sbagliato. Bisogna abbattere questo imbarazzo e questi tabù per poter far in modo di essere da appoggio al proprio figlio, non di ostacolo. Ripensare a quando anche loro erano adolescenti forse può aiutare. Questo non vuol dire lasciargli carta bianca, ma discutere insieme, trovare punti di incontro e scambi di opinioni.

Il mondo dell’adolescente è molto difficile e complicato, pieno di ostacoli. A volte può capitare che un ragazzo o una ragazza si faccia sopraffare da tutte le novità di quell’età e si chiuda in se stesso/a. A questo punto il ruolo dei genitori è fondamentale. Non devono giudicare o criticare se diventa scontroso/a, se si chiude in camera per tante ore, se risponde male, se sbatte le porte. I genitori devono provare a entrare nel loro mondo con cautela e delicatezza, magari mostrando interesse per le passioni del figlio o della figlia. Rispettando i suoi tempi.

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Osservarli da lontano può aiutare molto. Vedere se ci sono gesti preoccupanti, se il figlio sta mandando dei segnali di sofferenza e aiuto può essere importante. Uno di questi è, ad esempio, il rapporto con il cibo. Inoltre, i genitori devono accettare l’aiuto dei professionisti se dovesse esserci qualche problema. Gli adulti devono fare uno sforzo mantenendo un buon equilibrio tra presenza e assenza, tra libertà e restrizioni. Devono aprire la mente e andare il più possibile incontro alle esigenze del figlio che sta diventando un adulto come loro.

 

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