Tumore all’esofago: cosa è e perché le bevande calde non fanno bene

Il tumore all’esofago è tra le patologie più diffuse e sembra ci sia una correlazione tra questa malattia e il consumo di bevande calde. Vediamo il perché.

Tumore esofago
Tumore esofago (Pixabay)

Innanzitutto è bene specificare che l’esofago è un organo fondamentale dell’apparato digerente. È difatti la parte del corpo che collega la faringe allo stomaco. Le sue pareti sono rivestite di un tessuto mucoso e ricco di ghiandole. Quando si parla di tumore all’esofago, questo avviene a causa di una sovrapproduzione di cellule della mucosa o delle ghiandole stesse.

I sintomi più comuni di questa malattia sono la disfagia, ovvero la difficoltà a deglutire, e la considerevole perdita di peso. La disfagia può portare inoltre all’insorgenza di altri sintomi. Infatti se si fa fatica a deglutire, essa può portare al vomito perché il cibo può ristagnare all’interno dell’esofago. Inoltre il sanguinamento della lesione tumorale può causare l’anemia. Uno studio ha inoltre associato il tumore all’esofago al costante consumo di bevande molto calde.

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Perché le bevande calde sono correlate al tumore all’esofago?

tumore esofago
Caffè bollente (Unsplash)

Il tumore all’esofago è uno dei tumori più diffusi, soprattutto negli over 60. Molte possono essere le cause di questa patologia e tra esse non ci si sarebbe mai aspettato ci fossero anche le bevande calde. Alcuni studi che sono stati fatti a riguardo però, sono stati addirittura confermati dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC). Sembrerebbe infatti che il consumo costante di bevande calde, sopra i 75 gradi centigradi, aumenti le possibilità di avere il tumore all’esofago del 90%.

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I primi ricercatori ad eseguire questo tipo di ricerca sono stati quelli dell’Università di Teheran in Iran. Hanno scoperto, infatti, che l’acqua bollente è capace di infiammare e irritare la parete della gola, favorendo in questo modo la diffusione della malattia. Successivamente, lo studio è stato pubblicato International Journal of Cancer, confermando in maniera definitiva questo rischio. Quindi in definitiva, basta un’accortezza quotidiana per evitare l’insorgere di questa pericolosa malattia.

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