Assegno unico 2022, la TABELLA con tutti gli importi | FOTO

Resi noti tutti i sussidi che spettano nel dettaglio a coloro che saranno compatibili nel percepire l’Assegno unico 2022 con le situazioni caso per caso.

Assegno unico 2022 gli importi previsti
Assegno unico 2022 gli importi previsti Foto dal web

Assegno unico 2022, ecco la tabella completa degli importi in relazione all’Isee annuale ed al numero di figli a carico presenti all’interno del nucleo familiare. La cifra è variabile a seconda della eventuale presenza di diversi altri fattori. Ad esempio sul numero dei figli stessi, sulla loro età, su una possibile disabilità che riguarda uno o più di loro e non solo.

Infatti l’Assegno unico 2022 inserito in Gazzetta Ufficiale e previsto dal Governo all’interno della Manovra di Bilancio di quest’anno presenta pure altre voci degne di menzione. Lo stesso infatti prevede un bonus ulteriore a seconda se si sia percettori di reddito ed un altro che riguarda le madri con età inferiore ai 21 anni.

L’accesso all’Assegno unic0 2022 è riservato a chi ha figli a carico a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento dei 21 anni di età. In quest’ultimo caso però il giovane deve essere idoneo ad una o più delle condizioni che seguono:

  • deve svolgere una attività di lavoro od un tirocinio, con reddito annuo di massimo 8mila euro;
  • essere iscritto all’università o frequentare un corso di formazione scolastica o professionale;
  • registrato in un centro per l’impiego ed essere disoccupato;
  • svolgere servizio civile universale;

Assegno unico 2022, a chi tocca

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A chi spetta l’Assegno unico 2022? A coloro che esercitano la patria potestà e la responsabilità genitoriale, e va diviso tra i genitori in parti uguali, eccetto nei casi previsti dalla legge. Per potere usufruire di questo provvedimento bisogna rispettare una serie di parametri.

Si deve essere anzitutto dotati di cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea, avere regolare permesso di soggiorno o di lavoro, nel caso di extracomunitari, ed avere un regolare impiego da almeno sei mesi

Il soggetto richiedente deve anche essere residente e domiciliato in Italia, od in alternativa avere avuto residenza nel nostro Paese per almeno due anni anche non continuativamente. Inoltre deve pagare le tasse.

I bonus previsti a seconda delle situazioni

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Ogni figlio minorenne comporta una cifra di sostegno di 175 euro al mese, per quei nuclei famigliari con reddito annuo di massimo 15mila euro. Altrimenti, per Isee superiori, scatta una diminuzione direttamente proporzionale e che cala di volta in volta a 50 euro a figlio dopo i 40mila euro.

I figli maggiorenni dai 18 ai 21 anni comportano un bonus di 85 euro al mese per Isee inferiori ai 15mila euro, con una diminuzione graduale e con 25 euro al mese a figlio dai 40mila euro di reddito annuale a salire.

Ci sono poi maggiorazioni a seconda se si abbiano due o più figli. Ogni caso è indicato nella tabella in allegato, anche considerando eventuali disabilità.

Se non si dispone di alcun reddito, a partire dal 2022 è possibile ottenere una maggiorazione forfettaria di cento euro al mese per famiglie con almeno quattro figli. Altrimenti si procede con i contributi minimi previsti a norma di legge.

Come fare per inoltrare la domanda

Per ottenere l’Assegno unico universale bisogna andare sul sito web ufficiale dell’INPS dopo avere comunicato la propria attestazione ISEE relativa al 2021. Presentare invece l’ISEE a 2022 iniziato ed entro il 30 giugno 2022, verranno corrisposti i suddidi con decorrenza retroattiva da marxo in poi. Fare richiesta del bonus senza presentare l’ISEE porterà ad ottenere le cifre minime previste.

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Questa forma di sussidio va a rimpiazzare il Bonus Bebè, il Bonus Mamma domani, le detrazioni e gli ANF per i figli a carico di massimo 21 anni di età. Le cifre che spettano a chi risulterà idonee verranno accreditate sull’apposito Iban indicato o su bonifico domiciliato.

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E L’INPS specifica che “la domanda si presenta online con procedura semplificata accedendo al sito INPS con SPID, CIE o CNS o tramite patronato”.

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