Apnea notturna: russare la notte, in alcuni casi, può portare a gravi malattie

Gran parte della popolazione è solita russare durante il sonno, si tratta di apnea notturna, in alcuni casi può portare a gravi malattie.

russare durante il sonno, si tratta di apnea notturna
Russare durante il sonno, si tratta di apnea notturna (foto da Pixabay)

Gran parte della popolazione è solita russare durante il sonno, si tratta di apnea notturna, in alcuni casi può portare a gravi malattie. Russare non fa certo bene, non a caso, quando ci risvegliamo, sentiamo il respiro pesante, come se ci mancasse l’aria. Una sensazione abbastanza sgradevole. Se abbiamo un sonno leggero, addirittura riusciamo a sentire i nostri rumori uscire dalla bocca e così ci svegliamo improvvisamente.

È un fastidio non solo per noi, ma anche per la persona che ci dorme accanto. Esistono diverse cause per il russamento durante il sonno, tutte dettate dal nostro fisico e basate sulle posizioni che assumiamo per dormire. Ma non solo, poiché indice molto lo stile di vita che si conduce. Vediamo in cosa consiste l’apnea notturna e a cosa può essere collegata.

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Le cause dell’apnea notturna, le posizioni in cui si dorme sono importanti

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Russare durante la notte disturba il sonno e affatica il corpo (foto da Pexels)

L’apnea notturna, lo dice la parola stessa, è l’occlusione delle vie aeree. Ci manca l’ossigeno e si respira con fatica. L’aria non passa correttamente alla gola, nel tratto orofaringeo, e fa vibrare i tessuti, emettendo strani rumori. Russare è anche normale, gran parte della popolazione lo fa, ma, dopo i cinquanta anni di età, questo fenomeno si accentua.

Succede perché il tono muscolare inizia a cedere, restringendo la gola. Il resto avviene per colpa di infiammazioni, allergie e influenza. Anche essere obesi porta le sue conseguenze e favorisce il russamento notturno, perché il tanto grasso ostacola l’aria nella gola. Ma russare non è strettamente collegato a determinate patologie, visto che molti individui giovani e sani ne soffrono.

C’è un collegamento concreto tra apnee notturne e ictus e infarti?

Dormire poco fa ingrassare
Secondo alcuni studi, l’apnea notturna potrebbe anche significare i sintomi di malattie più gravi (foto da Pexels)

L’apnea notturna potrebbe anche significare i sintomi di malattie più gravi. Alcuni studi hanno determinato che, spesso, c’è un collegamento tra apnea notturna e ictus, infarti e diabete. Forse perché russare durante la notte disturba il sonno e affatica il corpo, portando maggiore stress psicofisico. In realtà, non c’è uno studio concreto per questo fenomeno e tra queste malattie e il sonno, ma questa potrebbe essere una causa.

Tra l’altro, consumare acolici, fumare, assumere droghe, accentua questa delicata situazione. In alcuni casi, però, occorre l’intervento del medico. Se si russa forte ogni notte, se ci si risveglia improvvisamente con un senso di soffocamento, se si resta tutto il giorno stanchi, affaticati e deconcentrati, e questa situazione persiste per mesi, allora è meglio farsi controllare.

Tra l’altro, è importante assumere la posizione corretta per limitare il russamento e snervare meno il partner che ci dorme accanto. dormire sul fianco potrebbe essere la soluzione migliore. Dormire in modo supino, con la schiena dritta e poggiata al materasso, potrebbe occludere le vie aeree.

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In questi casi sarebbe bene fare una polisonnografia per controllare i valori del fisico. Non è una visita invasiva, solo un monitoraggio dell’attività notturna. Tramite un macchinario si riesce a esaminare il ritmo cardiaco e l’affluenza di ossigeno nei polmoni. In tali casi, e non solo in questi casi, occorre mantenere uno stile di vita sano e avere una dieta corretta in modo tale da evitare di stressare il proprio corpo.

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