Collezionare monete, con questo esemplare diventerete ricchi | FOTO

C’è un pezzo molto ambito da chi ha il passatempo di collezionare monete, che vale fior fior di quattrini. Che fortuna per chi ne è in possesso.

Collezionare monete pezzo più ambito
Collezionare monete il pezzo più ambito Foto dal web

Collezionare monete, un hobby che è in grado di arricchirci. Materialmente ed anche in termini di conoscenze, dal momento che, spesse volte, un pezzo porta in dote con sé una storia ben precisa in base a quelle che sono le immagini, le situazioni e le personalità che esso rappresenta.

Poi ci sono degli esemplari molto ambiti in numismatica, in quanto riescono ad assumere un valore considerevole in base ad alcuni fattori. Per esempio in relazione alla loro tiratura. Più è bassa e più chi ha la passione di collezionare monete farà di tutto per avere quel pezzo.

Inoltre anche lo stato di conservazione influisce in maniera importante sulla quotazione di una moneta. Quel che è bello, del collezionare monete, è che a volte i grossi ritrovamenti vengono compiuti cercando in un mercatino dell’usato, tra le bancarelle. Oppure proprio a casa, in qualche vecchio cassetto o scatolone.

Tra le unità più ambite dai collezionisti e dagli esperti di numismatica ce n’è una in particolare, risalente ormai a molto tempo fa. Si tratta di un qualcosa che è passato di mano dai nostri nonni, e che chi ha ancora oggi può ritenersi davvero fortunato.

Collezionare monete, qual è il pezzo che vale tantissimo

10 lire Vittorio Emanuele II
10 lire Vittorio Emanuele II Foto dal web

La 10 lire, da collegare ad una datazione precisa, assume un valore di alcune migliaia di euro. Questo esemplare ben specifico è quello che raffigura il re Vittorio Emanuele II, dell’epoca del Regno di Sardegna. Per un pezzo che risale alla immediata prima metà dell’Ottocento.

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I dettagli su questa moneta

Il periodo di conio di questa 10 lire è compreso difatti tra il 1850 al 1860 ed il materiale utilizzato dalla zecca ai tempi fu l’oro. Da sogno la quotazione fornita dagli esperti: possiamo arrivare addirittura a 17mila euro se in condizioni ineccepibili in Fior di Conio (FDC).

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Altrimenti si scende di prezzo, ma si resta comunque nell’ordine delle migliaia di euro, con una quotazione media di 4mila euro. Certo, forse è un pò difficile trovare qualcosa del genere in un cassetto di casa, ma mai dire mai.

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Di storie di ritrovamenti eccezionali in cantina oppure in cambio di qualche spicciolo ce ne sono a iosa. E fortunatissimo è colui o colei che riesce ad avere un simile boost di buona sorte.

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