Acqua del polpo, buttarla è un errore: ecco come usarla

Buttare l’acqua di cottura del polpo potrebbe rivelarsi un errore, esiste infatti un modo per usarla al meglio in cucina per piatti straordinari

acqua del polpo
cottura polpo (Adobe Stock)

Cuocere un polpo non è un’impresa facile specialmente se non si è provetti chef. Riuscire a capire la sua giusta cottura infatti non è semplice, bisogna cogliere il momento perfetto in cui il mollusco ha raggiunto quella consistenza tale per cui mangiarlo diventa una delizia.

L’acqua nella quale il polpo si cuoce solitamente viene buttata e in realtà questo è un vero peccato.

Tale brodetto a Napoli ad esempio fino a qualche anno fa veniva addirittura venduto per strada. Erano in tanti a dissetarsi con un buon bicchiere di acqua di cottura del polpo riuscendo a gustarne non solo il sapore inconfondibile ma anche ad acquisire i suoi tanti benefici.

Ormai invece dopo tanta fatica per mettere in tavola il nostro polpo semplicemente la sua acqua di cottura viene buttata via commettendo così un grande errore.

Questo prezioso liquido infatti può trovare un utilizzo in cucina che potrà meravigliare ma che certamente farà la felicità di chi avrà voglia di riutilizzarlo.

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Come usare l’acqua del polpo

acqua del polpo
cuocere polpo (Adobe Stock)

Dopo aver cucinato un polpo la sua acqua di cottura può essere usata in cucina per conferire ai nostri piatti un sapore ancora più intenso e inconfondibile.

Nel caso in cui si desideri preparare semplicemente un polpo all’insalata infatti, dopo averlo arricchito con olio, prezzemolo e uno spicchio d’aglio è consigliabile versare qualche cucchiaio di brodetto nel piatto.

In questo modo si otterrà un sughetto nel quale sarà possibile fare la classica scarpetta con il pane.

Un altro modo irresistibile per “riciclare” l’acqua del polpo è quello di usarlo come brodo nella cottura di un ottimo risotto.

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Dopo aver infatti insaporito il riso con cipolla, aglio e alloro durante la fase della tostatura si può iniziare a sfumarlo con del vino bianco. In questa fase, con l’aiuto di un mestolo, bisogna avere cura di girarlo spesso.

Quando il riso è tostato al punto giusto si può aggiungere una passata di pomodoro. Dopo, poco alla volta, un po’ di acqua di cottura del polpo. Nel momento in cui la cottura è ultimata si aggiungono i pezzettini del mollusco precedentemente tagliato.

In questo modo si potrà ottenere un risotto di mare con un sapore ancora più intenso e un profumo che da solo sarà capace di aprire l’animo e soprattutto lo stomaco.

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