Quando la testa gira: un disturbo di cui preoccuparsi?

Quando la testa gira, c’è da preoccuparsi? vediamo di cosa si tratti, e cosa sia questo disturbo sicuramente non piacevole

Uomo che si tiene la testa
Uomo che si tiene la testa (Pixabay)

I giramenti di testa sono sicuramente quanto di meno piacevole ci sia. La testa, se è possibile immaginare un centro nevralgico della nostra identità e del corpo stesso, sarebbe esattamente questo centro. E vedere perdere il controllo proprio su un punto così cruciale e importante, può rappresentare per molti motivo di spavento. D’altra parte la testa può girare per molti ragioni: quando abbiamo alzato un po’ il gomito, nelle situazione di forte tensione ed ansia, quando abbiamo mangiato troppo poco o troppo a pranzo, quando abbiamo un calo di zuccheri, insomma varie ed eventuali. Ma cerchiamo di conoscere questo disturbo più da vicino.

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Quando la testa gira, un disturbo di cui dobbiamo veramente preoccuparsi?

Medici (Adobe Stock)

Un giramento di testa, si intende un tipo di giramento di testa, più frequente degli altri è quello che tende a comparire a seguito di determinati movimenti della testa: quando ci alziamo o ci mettiamo a letto, o quando da distesi voltiamo gli occhi o giriamo la testa. La durata di questa perdita di equilibrio dura pochi secondi e può accompagnarsi ad una serie di altri sintomi, come la comparsa di nausea, palpitazioni e sudorazioni fredde.

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Le cause risultano tutt’ora sconosciute ma si presuppone si formino dei corpi estranei che, muovendosi la testa in determinate circostanze, vanno ad urtare il tronco centrale, alterando l’equilibrio. La diagnosi rimane clinica ma per migliorare la situazione è possibile fare una serie di esercizi che ci aiutino.

Il primo esercizio che si propone è il più classico e semplice. Portiamoci in posizione eretta e portiamo un piede verso il ginocchio opposto così da formare una “v” rovesciata, in orizzontale. Se avete difficoltà, poggiate i polpastrelli delle dita su di una superficie che vi dia equilibrio. Man mano potrete anche cominciare a togliere l’appoggio.

Il secondo esercizio consiste nel flettere la gamba dietro, portando il tallone sul gluteo.

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