Cipria in polvere: cosa contiene davvero, la classifica delle marche peggiori e migliori

Make up e sicurezza: è sempre così? Uno studio tedesco ha analizzato la composizione di alcuni marchi di cipria compatta. Le marche migliori.

Quale cipria acquistare
Barattolo di cipria compatta (Foto Pexels)

La cipria è uno dei cosmetici più utilizzati dalle donne per uniformare e opacizzare la pelle. Ma cosa contiene davvero? Alcuni ricercatori tedeschi hanno analizzato 20 marche di cipria in polvere, testandole a laboratorio. I risultati.

Cipria in polvere, è davvero sicura per la pelle? Le ultime ricerche

Cosmetici e creme viso sono spesso oggetto di indagini a laboratorio che hanno l’obbiettivo di analizzarne la composizione chimica. Prodotti che sono costantemente a contatto con la pelle dovrebbero essere privi di sostanze controverse, garantendone così la piena sicurezza.

Come riconoscere un buon cometico
Ragazza applica correttore occhi (Adobe Stock)

A questo proposito, la rivista tedesca Öko-Test ha analizzato a laboratorio 20 marche di cipria in polvere acquistate in profumerie, supermercati e farmacie. Lo scopo era quello di individuare eventuali tracce di sostanze tossiche e nocive. Di questi prodotti, messi a confronto, è stato analizzato:

  • l’INCI: International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, ovvero la lista degli ingredienti presente all’interno del cosmetico;
  • tracce di metalli pesanti;
  • tracce di oli minerali;
  • presenza di fragranze, allergeni, parabeni, siliconi e  microplastiche.

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I risultati della ricerca

Circa un terzo dei marchi di cipria compatta, presi in esame, non hanno superato il test. Le polveri sottoposte ad analisi in laboratorio hanno rivelato tracce di metalli pesanti che derivano da alcuni ingredienti naturali ricavati dal sottosuolo come: talco, biossido di silicio, caolino e ossidi di ferro, i quali contribuiscono a conferire alla cipria differenti colorazioni.

Le marche più salutari di cipria compatta
Ragazza si trucca (Adobe Stock)

I metalli pesanti rinvenuti sono: arsenico, piombo e antimonio che sono vietati nella realizzazione di cosmetici. Tuttavia, trattandosi di una potenziale contaminazione involontaria, nessun regolamento ne vieta il commercio e la circolazione. Sebbene nessun prodotto sia risultato privo di metalli pesanti, sono 7 i marchi che hanno registrato dei livelli superiori alla norma.

Anche se si tratta di dosi minime e dunque non pericolose, a detta dei ricercatori, i rischi della contaminazione da antimonio, piombo e arsenico sono risaputi. In particolare, arsenico e antimonio sono due sostanze altamente irritanti e cancerogene, mentre il piombo può causare avvelenamento, accumulandosi nei tessuti e nelle ossa. Ma i metalli pesanti non sono l’unico problema. All’interno dei cosmetici analizzati, gli esperti hanno rinvenuto tracce di:

  • nichel: noto allergene per cui non vige nessuna regolamentazione;
  • siliconi: tra i quali figurano alcune microplastiche solide dannose per la pelle e per l’ambiente;
  • parabeni e idrocarburi aromatici: effetto estrogenico e cancerogeno.

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La classifica delle marche migliori e peggiori del test

In generale, 7 ciprie su 20 hanno superato il test in maniera idonea, mentre tutte le altre presentavano tracce di sostanze controverse, sebbene in minima parte. Le marche migliori di cipria in polvere sono:

  1. Benecos Natural
  2. Terra Naturi
  3. Essence mattyfing
  4. Got2b Powder Ful
  5. L’Oréal Perfect
  6. Yves Rocher

Mentre i prodotti peggiori sono:

  1. Lavera (criticata in particolare per l’alto contenuto di antimonio)
  2. Pastell Compact di Max Factor
  3. Fit Me di Maybelline
  4. Manhattan Soft Compact
  5. Artdeco.
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