Assumere fibre riduce il rischio di demenza: lo studio giapponese

In Giappone un nuovo studio emerge tra gli altri e riguarda il rischio d’insorgenza della demenza correlata all’assunzione di fibre. Ecco nel dettaglio.

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Demenza (AdobeStock)

La demenza è un tipo di malattia neurodegenerativa dell’encefalo tipiche dell’età avanzata. Uno studio giapponese ha correlato l’insorgenza di questa patologia con l’assunzione delle fibre. Esse sono infatti un alimento fondamentale per il nostro organismo e ogni dietista e nutrizionista suggerisce di inserirle nella propria dieta per una salute migliore. Le fibre sono note per la loro importanza verso il sistema digestivo e inoltre apporta anche benefici cardiovascolari perché incide sul colesterolo.

In Giappone, recentemente, sono emerse delle prove, nelle quali la fibra sarebbe importante anche per un cervello sano. La ricerca è stata pubblicata nel Nutritional Neuroscience ed è stato condotto da studiosi giapponesi. Essa ha dimostrato che una dieta ricca di fibre è associato ad un rischio ridotto di sviluppare demenza. L’autore dello studio, il professore Kazumasa Yamagishi ha affermato che la demenza è una malattia devastante e che richiede cure a lungo termine, perciò era interessato a svolgere ricerche che suggerivano che la fibra alimentare potesse avere un ruolo rilevante.

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Demenza e fibre, lo studio giapponese

alimenti e demenza
Fibre (Unsplash)

Lo studio ha coinvolto migliaia di adulti residenti in Giappone, uno studio che va avanti dagli anni ’80. Infatti i partecipanti hanno completato dei sondaggi che hanno valutato la loro dieta tra il 1985 e il 1999. Le persone erano generalmente sane e di età compresa tra i 40 e 64 anni. Poi dai 1999 al 2020 è stato notato se le persone avevano sviluppato o meno una forma di demenza che richiedeva delle cure.

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I ricercatori hanno constatato che il legame tra assunzione di fibre e demenza è più rilevante per quanto riguardano le fibre solubili, ovvero quelle fibre che si trovano in alimenti come l’avena e i legumi. Essi sono importanti per i batteri che vivono nell’intestino e per una buona salute. I meccanismi di come la demenza e le fibre siano correlati sono ancora sconosciuti ma grandi passi avanti sono già stati fatti.

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