Finocchio: come coltivare la pianta più preziosa per chi è a dieta

Il finocchio, pianta depurativa e digestiva ma non solo, sono tanti ancora gli benefici. Vediamo come si coltiva, quali sono le cure e quando si raccoglie.

finocchi
Finocchi coltivati in orto (Foto Pixabay)

Il finocchio è una pianta di origine mediterranea, con scarsa resistenza al freddo, ragion per cui cresce bene nelle zone temperate o calde.

Predilige i terreni tendenzialmente sciolti, che consentano al grumolo di ingrossarsi senza opporre resistenza. Se vi state chiedendo cosa sia il grumolo, ecco la risposta.

Il grumolo è quella parte del finocchio che mangiano, una guaina fogliare bianca e carnosa, che si sviluppa attaccata al terreno.

E proprio perché piace tanto e spesso è consigliato nelle diete, vogliamo consigliarvi la coltivazione e darvi tutte le informazioni utili su questa pianta.

Il finocchio

La coltivazione del finocchio è diffusa in tutta Italia. Le produzioni maggiori sono: in Abruzzo, Campania, Calabria, Marche, Molise, Puglia, e Lazio.

pianta di finocchio
Pianta di Finocchi (Foto Pixabay)

Questa pianta è amata da tutti perché ricca di minerali, vitamine e antiossidanti.

Il finocchio ha numerose proprietà benefiche, vediamo quali sono:

  • sostiene la salute del cuore;
  • ricco di antiossidanti;
  • attività antinfiammatoria;
  • contrasta l’invecchiamento e le malattie ad esso correlate;
  • aiuta il senso di sazietà;
  • riduce il rischio di cancro;
  • favorisce la produzione di latte nelle donne in allattamento.

Inoltre possiede dei principi attivi che li rendono particolarmente utili per: gotta, astenia, inappetenza, reumatismi, flatulenza, vomito, vista debole.

Essendo poi anche ricchi di flavonoidi o fitoestrogeni (sostanze estrogeniche naturali,) hanno un effetto equilibrante sui livelli ormonali femminili (favoriscono la regolarizzazione del ciclo mestruale, la secrezione lattea e prevenire il tumore al seno).

Varietà di finocchi

Di questa eccezionale pianta, si conoscono diverse varietà.

Le varietà dei finocchi sono:

  • Carmo: precoce, grumolo perfettamente tondo di media pezzatura;
  • Chiarino: precocissimo, globoso, medio-grosso;
  • Finocchio di Parma’: medio-tardivo, grumolo particolarmente croccante;
  • Romanesco: precoce, rotondo di grossa pezzatura;
  • Serpico: tardivo, tondo e bianchissimo;
  • Trevi: molto tardivo, bianco candido;
  • Finocchio di fracchia;
  • Gigante di Napoli;
  • Grosso di Sicilia.

Semina

Il finocchio non ama il trapianto, per cui conviene seminarlo direttamente dalla seconda metà di giugno fino ad agosto (a seconda de! clima locale), in un terreno lavorato e concimato con letame pellettato in autunno.

Va seminato in fosse piccole poco profonde (2 cm circa) in file distanti 50-70 cm e mantenendo il terreno costantemente umido (fino a completa germinazione dei semi).

In seguito diradate le piantine in modo che siano distanti 20-25 cm l’una dall’altra.

Cure

Di cosa ha bisogno il finocchio per crescere? Il finocchio richiede abbondanti irrigazioni in ogni fase del ciclo.

Circa 20 giorni prima della raccolta, le piante vanno fortificate, ricoprendo interamente di terra i grumoli, in questo modo diventeranno più teneri e bianchi.

Nel caso poi le temperature dovessero abbassarsi, coprite le aiuole con un telo di tessuto-non tessuto.

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Raccolta

Quando finalmente potremmo assaporare il gusto dei nostri finocchi? La raccolta si può iniziare a settembre fino a fine di novembre, man mano che i grumoli raggiungono le dimensioni tipiche della varietà. Lo strappo dovrà avvenire in modo delicato con la vanga.

Usi

I finocchi sono utilizzati in erboristeria come anche in cucina. Si possono conservare al fresco per una decina di giorni, una volta posti in sacchetti. Si possono anche surgelare, lasciati coperti con l’acqua di cottura e tagliati a spicchi.

 

 

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