Pensioni 2022, due importanti misure a rischio: brutte notizie

In relazione alle pensioni 2022, vige totale incertezza al momento per quanto riguarda alcuni dei principali provvedimenti cui ricorrere per l’uscita dal lavoro.

Monete da uno e due euro
Monete da uno e due euro (Freepik)

Pensioni 2022, se da una parte abbiamo assistito ad un aumento scattato in maniera ufficiosa da gennaio ma effettiva a tutti gli effetti a partire dalla fine di marzo, da un’altra ecco che incombe anche una possibile brutta notizia.

Gli aumenti erano scattati per fare fronte all’innalzamento dell’inflazione già riscontrato a fine 2021. Ora però c’è da tenere presente la trattativa ferma tra lo Stato e le parti in causa per le pensioni 2022, in particolar modo per quanto riguarda Opzione Donna e l’APE sociale.

Uno dei pochi punti fermi è invece quota 102. Ma per quanto concerne i metodi che ad oggi consentirebbero una fuoriuscita dal mondo del lavoro.

Come noto, l’APE sociale riguarda chi ha dalla sua almeno 36 anni di contributi e che siano implicati in una professione usurante. Oppure lavoratori con 30 anni di contributi e con un grado di disabilità di almeno il 74%.

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Pensioni 2022, c’è un solo punto sicuro

Banconote e calcolatrice
Banconote e calcolatrice (Freepik)

Ne beneficia anche chi ha un membro della propria famiglia affetto da handicap grave e che abbia fatto richiesta da un periodo di almeno sei mesi. In relazione ad Opzione donna, i benefici relativi spettano a coloro che sono autonome o dipendenti e che siano risultate idonee a tale misura entro il 31 dicembre 2021.

Prima della metà di marzo dovrebbero arrivare delle novità in materia e si avranno con tutta probabilità maggiori certezze su quello che sarà il percorso da seguire in fatto di pensioni 2022. Come detto, la sola Quota 102 dovrebbe essere confermata ed anche prolungata, per tutto il 2023.

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In questo caso sono richiesti una età di 64 anni e contributi di almeno 38 anni, per fare la somma ed arrivare al 102 richiesto.

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Qui i beneficiari sono coloro che hanno una iscrizione alla Assicurazione generale obbligatoria od alle casse alternative INPS e della Gestione Separata. Sono esclusi coloro che appartengono alle forze dell’ordine di Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Vigili del fuoco e Guardia di Finanza.

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