Assegno di disoccupazione, l’INPS taglia l’importo: i dettagli

L’assegno di disoccupazione cala, su scelta intrapresa dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Perché è successo tutto questo.

Monete e banconote in euro
Monete e banconote in euro (Pixabay)

Assegno di disoccupazione, l’INPS ha dovuto procedere ad una brutta scelta che avrà luogo già nel breve periodo. Purtroppo l’Istituto ha dovuto propendere per una riduzione di quello che è l’importo che spetta a coloro che sono beneficiari di questa misura.

Tutto ciò è da ricondurre alla Legge di Bilancio, per la quale l’assegno di disoccupazione diventa più leggero. Inoltre cambiano anche gli aspetti necessari da rispettare per avere accesso alla Naspi. Questi criteri sono retroattivi e hanno decorrenza a partire dallo scorso 1° gennaio 2022.

Vengono meno le trenta giornate di lavoro effettivamente svolto precedentemente richieste nell’anno che precede l’inizio della disoccupazione certificata.

Per quanto riguarda la Naspi, ovvero l’indennità mensile di disoccupazione, la stessa è ora accessibile anche per gli operati agricoli delle cooperative e che hanno avuto un rapporto lavorativo a tempo determinato, anche per il periodo successivo al 1° gennaio 2022 con fine del suddetto rapporto accaduta per motivi che prescindono dalla volontarietà del soggetto interessato (cessazione involontaria, n.d.r.).

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Assegno di disoccupazione, Naspi ed altre situazioni

Banconote che spuntano da un borsellino
Banconote che spuntano da un borsellino (Pixabay)

L’assegno di disoccupazione della Naspi spetta in maniera da equiparare le settimane che raggiungono la metà di quelle di contribuzione calcolate e certificate nel corso dei quattro anni passati. Faranno eccezione però i periodi in cui si era disoccupati ma nel corso dei quali già si era percettori di altre forme di sussidio per attenuare i disagi derivanti da suddetta disoccupazione.

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Da parte dell’Inps arriva ad oggi il 75% di retribuzione ogni mese sulla media imponibile per chi è compatibile con la Naspi. Media che fa riferimento sempre agli ultimi quattro anni e se la retribuzione non supera i limiti fissati dalle apposite norme.

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Riguardo alle riduzioni negli assegni, queste scatteranno a partire dallo scattare del sesto mese in cui si percepiranno gli stessi. Invece per i percettori di Naspi con 55 anni o più, tale riduzione partirà dall’ottavo mese in poi. La riduzione dovrebbe essere del 3%. Tutto questo riguarda le indennità rilasciate dal 1° giugno al 31 dicembre 2021.

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