Abitudini da evitare per dormire bene, i consigli dei dietisti per gli over 40

I dietisti forniscono alcuni consigli sugli alimenti e sulle abitudini da evitare per dormire bene, specialmente per gli over 40.

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Ragazza che riposa a letto (Unsplash)

I dietisti forniscono alcuni consigli sugli alimenti e sulle abitudini da evitare per dormire bene, specialmente per gli over 40. Avere difficoltà ad addormentarsi è una abitudine molto comune e dipende da tantissimi fattori. Nella maggior parte dei casi, questo problema deriva dal tipo di alimentazione: quale cibi si assumono e quando si assumono. Vediamo i consigli utili per dormire bene e mantenere sane abitudini dopo i 40 anni.

Soffrire di insonnia è un disturbo che affligge tantissime persone. Questo si manifesta soprattutto tra i 40 e i 50 anni ed è legato ovviamente all’invecchiamento. Superati i 40 anni di età, il cervello subisce dei cambiamenti al nucleo soprachiasmatico, che è la parte che controlla il ciclo sonno/veglia. I ritmi circadiani sbalzano, ma per controllarli meglio occorre la giusta dieta e mantenere corrette abitudini.

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Abitudini alimentari per migliorare il sonno dopo i 40 anni

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Donna che dorme in penombra (Unsplash)

Per migliorare la qualità del sonno e combattere l’insonnia, specialmente dopo una certa età, bisogna nutrirsi correttamente. Ci sono abitudini alimentari scorrette che sono dannose per il corpo. Per dormire bene, ad esempio, non bisogna mai mangiare poco prima di coricarsi. Al massimo, è possibile fare un leggero spuntino, tanto per saziare la fame e stimolare la melatonina, l’ormone naturale che induce al sonno.

Cosa consumare per favorire il sonno? Basta mangiare, mezz’ora prima di andare a letto, una manciate di frutta secca, dei cereali o uno yogurt. I pasti abbondanti si dovrebbero evitare, soprattutto la sera a cena, questo perché la digestione provoca un aumento della temperatura corporea. Ciò contrasta invece con la prima fase del sonno, quando appunto la temperatura corporea scende. Il contrasto può generare disturbi del sonno e portare all’insonnia.

Un bicchiere di vino può dare sonnolenza. Ciò è corretto, ma pensare che bere un bicchiere di vino ogni sera aiuti a prendere sonno è sbagliato. Questo perché, nel momento in cui bere vino diventa un’abitudine, il corpo si abitua. Se da una parte, l’alcool aiuta a dormire nella prima fase iniziale, risulta danno per la seconda fase, a notte fonda. Il sonno quindi sarà interrotto ripetutamente, oppure potrebbe portare a sogni disturbati.

Le sane abitudini per migliorare la qualità del sonno

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Donna riposata, qualità del sonno (Unsplash)

Saltare i pasti è sembra una cattiva abitudine, questo perché fa aumentare la fame proprio prima di coricarsi. La soluzione migliore è distribuire correttamente le calorie durante tutto il giorno, e non concentrarle tutte durante la sera. Inoltre, meglio evitare di assumere carboidrati a cena perché non aiutano a digerire bene e alzano la temperatura corporea. Meglio optare per verdura, frutta e cereali.

Cibi grassi e fritti, naturalmente, non fanno bene alla salute e sono dannosi per la qualità del sonno. Questi alimenti fanno più fatica a scomporsi nello stomaco, risultando più pesanti da digerire. Tra l’altro, questi possono provocare bruciori di stomaco e generare stati di insonnia.

La soluzione migliore è assumere la maggior parte delle calorie nella prima parte di giornata, restando leggeri la sera. E ancora, bisogna ricordare che la caffeina resta in circolo per cinque o sei ore, perciò meglio assumerla nella prima parte della giornata, cercando di evitarla dal tardo pomeriggio in poi. Infine, cenare troppo tardi, come siamo abituati noi italiani, è una cattivissima abitudine.

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Gli impegni di una vita frenetica sempre in movimento ci obbligano a tornare a casa tardi e a cenare sempre dopo le 20:00, se tutto va bene. Cenare dopo quest’ora è scientificamente provato che faccia male e che incida fortemente sul sonno, oltre che sul peso. Cenare presto, come fa la maggior parte dei Paesi del mondo, sarebbe la soluzione più efficace per migliorare la qualità delle nostre notti. Un’abitudine, però, difficile da correggere.

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