Quando il prurito diventa un disturbo psicosomatico

Il prurito è un sintomo molto comune che può comparire a seguito di diverse condizioni, ma quando il prurito diventa un disturbo psicosomatico?

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Donna che si gratta (Pixabay)

Il prurito può insorgere per diverse ragioni. A causa di una reazione allergica piuttosto che di un morso di un insetto o ancora di un disturbo o di uno squilibrio. Si tratta di una condizione molto comune che ci porta immediatamente a grattarci. Di solito questa fastidiosa sensazione viene curata assumendo antistaminici o cortisoni.

Ma se la terapia non funziona molto probabilmente le motivazioni di tale condizioni possono essere ben più profonde e in questi casi il prurito è da considerarsi il sintomo di un vero e proprio disturbo psicosomatico. Se quindi hai escluso tutte le possibili cause e non riesci a risalire all’origine del prurito, allora molto probabilmente ciò è determinato da una produzione anomala di istamina, una sostanza irritante che l’organismo “butta fuori” quando riconosce un allergene.

Peccato che in questi casi non è presente nessuna causa reale, ma nonostante ciò il corpo rilascia questa sostanza che provoca prurito, che in questi casi interessa una certa parte del corpo e si manifesta o si amplifica di sera. Ma cerchiamo di capire qual è la principale causa che sta alla base del prurito inteso come disturbo psicosomatico.

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Il prurito come disturbo psicosomatico: ecco la principale causa

Se in alcune malattie risulta difficile individuare una possibile relazione tra mente e corpo, quando i disturbi riguardano la pelle allora è molto più plausibile il fatto che si stia verificando un problema psicosomatico. Questo perché di solito è proprio sulla cute che si ripercuotono tutti i problemi che interessano in qualche modo anche la mente. Ma che cosa s’intende per disturbo psicosomatico?

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Mano di una persona che si gratta la schiena (Pixabay)

Il termine “psicosomatico” deriva dalle parole greche psiche (ψυχή), ossia  “anima”, e soma (Σώμα), ossia “corpo”, e sta proprio a significare la manifestazione fisica di un disagio psicologico, che nella maggior parte dei casi si ripercuote proprio sulla pelle. Se consideriamo infatti la cute da un punto di vista psicosomatico, questa rappresenta lo spazio in cui noi stessi entriamo in contatto con il mondo esterno.

Proprio per questo motivo i disturbi cutanei possono celare dietro di sé significati nascosti e tra le sintomatologie più comuni c’è proprio il prurito, che in questi casi è sintomo di stress o ansia. Durante periodi di forte stress può infatti capitare che la mente sia in grado di manifestare il suo malessere sul corpo. Ciò provoca di conseguenza un disturbo reale che interessa un particolare apparato o organo.

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In molti casi la persona non è nemmeno cosciente del fatto di avere un problema (in questo caso lo stress). Ecco perché subentra la mente, che con il suo potere è in grado di rendere visibile una condizione di malessere interiore che noi non riusciamo a percepire.

Se quindi il prurito si manifesta sempre per una ragione ben precisa, nemmeno il punto in cui si manifesta è casuale. A seconda della sede in cui compare questa fastidiosa sensazione può esserci una motivazione psicologica di fondo. Scopriamo insieme le principali.

Il prurito come disturbo psicosomatico si può manifestare in diverse parti del corpo

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Analisi psicosomatica del prurito in base alla posizione in cui si manifesta (Pinterest – jedasupport.altervista.org)

Abbiamo visto che il prurito può manifestarsi in vari punti del corpo non solo a causa di un’allergia o di un disturbo, ma può essere anche un sintomo legato allo stress. Ma non è tutto. Il prurito assume significati diversi anche a seconda della zona in cui compare. Cerchiamo dunque di capire insieme tutti i significati che può assumere in base alle parti in cui si manifesta.

Quando il prurito interessa la testa

Se accusi un senso di prurito alla testa il motivo psichico che si cela alla base può essere un senso di preoccupazione. Questa condizione può essere determinata da problemi di fronte ai quali non riesci a dare una risposta. Ecco che il fatto di grattarsi la testa diventa un modo per cercare una soluzione piuttosto che scacciare i pensieri che non ti danno pace. Non è infatti un caso che si parli di “gratta-capo” quando ci troviamo di fronte a una questione che non riusciamo a risolvere.

Quando il prurito interessa le braccia e le mani

Quando invece ti gratti le braccia potresti essere impaziente di fronte a qualcosa o a qualcuno. Grattarsi le mani può invece voler dire che stai provando rabbia (in questo caso è comune l’espressione “mi prudono le mani”) oppure che le tue capacità creative sono represse e hai il bisogno di esprimerle in qualche modo ma non sai come fare. Ovviamente il prurito alle mani, se l’origine non è psicosomatica può essere determinato da altre cause ben più ricorrenti.

Quando il prurito interessa le gambe e i piedi

Sentire prurito alle gambe vuol dure che ti senti impotente di fronte a qualcosa. Vorresti che le cose facessero il proprio corso ma c’è un ostacolo che non riesci a togliere dal tuo percorso. Oppure ancora che vorresti andare nella direzione che vuoi intraprendere senza però essere intralciato o rallentato. Non è infatti un caso che qui gli arti interessati siano le gambe. Queste infatti ci permettono di portarci lontano e in questa condizione tu vorresti scappare o fare qualcosa ma per ragioni che non dipendono da te non puoi. Negli anziani il prurito alle gambe può voler dire paura della morte.

Se invece sono i piedi a prudere, ciò potrebbe essere un segnale che stai percorrendo una strada sbagliata oppure che il percorso intrapreso si sta rivelando troppo faticoso. O ancora potrebbe essere sintomo di una condizione dalla quale vorresti uscire ma non sai come fare.

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