Cashback 2022, la grossa offerta di rimborso con PostePay sta per finire

Riguardo al Cashback 2022, volge al termine il concorso legato a PostePay e del quale hanno approfittato in milioni nel corso degli ultimi mesi.

Un esempio di carta PostePay
Un esempio di carta PostePay (Foto Poste.it)

Cashback 2022, molti utenti erano a conoscenza di una promozione legata a PostePay. Il rimborso di Stato, che ha coinvolto milioni di italiani grazie ai suoi vantaggiosi premi durante il Governo Conte, non ha ricevuto alcuna conferma con l’avvento di Mario Draghi al ruolo di primo ministro.

Per cui ogni concorso legato al Cashback 2022 cesserà proprio in questo anno. Ad esempio, con la fine di marzo, finirà anche il legame con la suddetta PostePay. Questa promozione consisteva nell’ottenimento di una cifra di massimo tre euro per ogni spesa di almeno dieci euro compiuta con la propria carta.

È presente anche un limite giornaliero di rimborso ottenibile, pari a quindici euro al giorno da non potere superare. La risposta dei cittadini era stata molto buona, al punto da portare Poste Italiane a decidere per l’introduzione di una proroga che ha ritardato la fine del suo Cashback 2022.

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Cashback 2022, c’è ancora un “mini concorso”

Pagamento con carta
Pagamento con carta (Pixabay)

Adesso però è giunta la parola fine, con il 31 marzo 2022 come giorno finale per potere sfruttare questa vantaggiosa opportunità. Anche se continuerà a sussistere una versione “mini” di questa promozione, che si svolge con una modalità diversa e che è riservata sempre ai possessori di carta PostePay di Poste Italiane.

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Infatti si può ricevere un euro per ogni spesa minima di dieci euro, e per un massimo ottenibile di dieci euro a giorno. Il funzionamento prevede l’utilizzo di Codice Postepay, con un codice QR da inquadrare con la fotocameta del proprio smartphone per potere avere accesso al piccolo rimborso.

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La cosa funziona nei punti vendita che aderiscono all’iniziativa e che espongono per l’appunto il suddetto codice QR. Tra questi punti vendita sono inclusi anche distributori di benzina e supermercati della catena Esselunga. Mentre non sono contemplati i versamenti nei Sali e Tabacchi per quanto riguarda i bollettini ed i pagamenti in ufficio postale.

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