Rischio ictus, il collegamento con l’alimentazione emerso da uno studio

Una recente osservazione che riguarda il possibile rischio ictus ha mostrato dei risultati sorprendente che riguardano un preciso aspetto.

Un medico illustra dei risultati clinici
Un medico illustra dei risultati clinici (Pixabay)

Il rischio ictus può colpire chiunque, a qualsiasi età. Ma esistono delle precauzioni che possiamo prendere allo scopo di ridurre le possibilità di incappare in qualcosa di tanto grave. Come in ogni caso che riguarda la salute, anche per quanto concerne il rischio ictus influiscono molto quelli che sono gli stili di vita e le abitudini alimentari che adottiamo.

Più sono equilibrate e rivolte a consuetudini sane, meglio è per la salute. Con il rischio ictus ridotto, al pari di quelli che riguardano le possibilità di contrarre malattie come il diabete, disturbi cardiovascolari, obesità e quant’altro. Ci sono degli studi scientifici realizzati di recente che intendono fare luce su cosa possa influire la frequenza con la quale si manifesta un ictus.

Ictus che è una condizione molto grave, capace di danneggiare il fisico fino anche a provocare la morte. Una rilevazione recente svolta su quelle che possono essere le possibili fonti di origine degli ictus ha svelato un collegamento potenzialmente importante in tal senso.

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Rischio ictus, i risultati della ricerca compiuta

Una tavola imbandita di sera
Una tavola imbandita di sera (Pixabay)

Lo studio in questione ha posto la lente di ingrandimento sull’orario di cena ai quali i soggetti osservati dagli studiosi erano abituati. E ne emersa una correlazione alquanto diretta tra quest’ultimo aspetto e la brutta eventualità di potere incappare in disturbi gravi di natura cardiovascolare.

I campioni osservati sono risultati essere nell’ordine delle decine di migliaia, di diverse età. Si tratta di 43.213 donne e di 28.625 uomini, tra i 40 ed i 79 anni, assegnati a tre gruppi diversi. C’è chi cena prima delle ore 20:00, chi ad orari diversi e mai coincidenti tra loro e chi invece si mette a tavola sempre dopo le 20:00.

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A risultare più esposti al pericolo ictus sono risultati quelli che mangiano di sera senza un orario preciso, seguiti da coloro che cenano dopo le 20:00. Per sommi capi si è potuto evincere che sarebbe più sicuro mangiare prima di tale orario, anche se i ricercatori non hanno trovato le motivazioni di tutto ciò.

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Va detto che ci sono altre situazioni che possono favorire la comparsa di ictus, come l’obesità, l’ipertensione, la dipendenza da fumo ed alcolici, lo stress eccessivo od una vita fin troppo sedentaria. E che dunque potrebbero essere più i fattori appena descritti a fare si che prevalesse un gruppo piuttosto che un altro nel novero delle osservazioni compiute.

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