Prelievo in contanti, pagamenti Pos e verifiche: presto nuove, rigide norme

Il prelievo in contanti e quello con carta e strumenti tracciabili in generale presentano regole che saranno soggette a sanzioni importanti.

Un pagamento Pos in corso
Un pagamento Pos in corso (Pixabay)

Prelievo in contanti, dopo quest’anno le norme in materia di sicurezza fiscale e di lotta all’evasione cambieranno. La cosa risulta essere alquanto nota dal momento che i cambiamenti in questione avrebbero dovuto avere decorrenza con lo scoccare del 2022.

Ma non è stato così, dopo che le opposizioni al Governo avevano ottenuto uno slittamento di quelle che saranno le variazioni in fatto di prelievo in contanti. Ora il nuovo limite è fissato per il 2023 ed in base a quanto si sa, il limite massimo di prelievo in contanti allo sportello verrà dimezzato.

Dagli attuali 1999,99 euro si scenderà a 999,99 euro, allo scopo di non incappare in delle verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate. Le irregolarità in questo caso possono essere punite con multe che arrivano fino a ben 50mila euro. Ma ci sono anche altre situazioni che vanno necessariamente corrette. Ad esempio per quanto riguarda la facilità di eludere l’emissione delle fatture a seguito di una qualche prestazione che prevede ciò.

Prelievo in contanti, pagamenti Pos e non solo: è lotta all’evasione fiscale

Contanti che fuoriescono da un borsellino
Contanti che fuoriescono da un borsellino (Pixabay)

Infatti è sufficiente richiedere il pagamento in contanti per fare si che la fattura non venga rilasciata. E questo vuol dire evitare, da parte del professionista in questione, di pagare le relative tasse. Lo stesso succede anche quando al bar o dal tabaccaio ci viene negato il pagamento in contanti, con la scusa palese che il Pos non è disponibile. Se avviene ciò è per evitare di pagare le commissioni.

Il fatto è che vietare i pagamenti elettronici è un reato, punibile con delle sanzioni. La Legge dice che ci sono delle limitazioni a quello che è il passaggio di denaro liquido tra soggetti diversi.

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Per porre un freno a tutte queste situazioni controverse testé descritte, a partire dal 30 giugno prossimo tutti gli esercizi commerciali ed i professionisti, di qualsiasi tipo, dovranno munirsi di lettore Pos e dovranno consentire i pagamenti elettronici.

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Pagamento elettronico obbligatorio col Pos, è stretta sui controlli

In caso contrario ci sarà una sanzione pari a 30 euro più il 4% dell’operazione negata. E per stroncare in maniera ulteriore l’evasione fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha pensato bene anche di farsi trasmettere con cadenza quotidiana ogni dato sulle transazioni elettroniche compiute.

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Così facendo sarà possibile compiere una media di quante operazioni un esercente od un professionista compie nel corso di un giorno. E potranno essere fatti dei controlli incrociati attraverso quanto contenuto nella banca dati del Fisco. Nel caso di esigua presenza di pagamenti elettronici comunicati, è chiaro che potrebbe esserci qualcosa di sospetto.

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