Come riconoscere un tumore, i sintomi: i test per capire prima del medico

I metodi noti su come riconoscere un tumore quando una situazione strana presenta cronicità. Così si può anticipare una eventuale diagnosi.

Un uomo controlla la schiena di una donna
Un uomo controlla la schiena di una donna (Pixabay)

Come riconoscere un tumore? Può sembrare banale, ma molte volte può davvero fare la differenza riuscire ad individuare qualcosa che eventualmente non va per il verso giusto, e farlo per caso. Magari dopo avere messo in pratica qualche rudimento appreso in passato.

Ci sono tante situazioni per le quali delle persone hanno attuato quel che sapevano su come riconoscere un tumore, anticipando una diagnosi medica. Purtroppo ne esistono di diversi tipi, in grado di colpire organi ed altre parti del corpo fondamentali. Basti pensare ai tumori della pelle o del sangue.

Il come riconoscere i tumori, in alcuni casi, si basa anche su delle informazioni che fanno parte dell’accezione comune. Ad esempio, una tosse cronica e prolungata può risultare decisamente sospetta. In particolar modo se si è non fumatori. E la presenza di uno o può nei può essere altrettanto indicativa.

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Come riconoscere un tumore, i segnali più noti da non sottovalutare

Una donna sottoposta a controllo della pelle
Una donna sottoposta a controllo della pelle (Pixabay)

Un altro esempio di tumore, e maligno, è il melanoma, che si forma nella cute come anche all’interno delle mucose o degli occhi. Questi ultimi due casi sono molto più rari se confrontati con il primo. E traggono origine da una situazione di proliferazione incontrollata di melanociti, ovvero le cellule responsabili della produzione della melanina. Alla quale si deve la colorazione della pelle.

Sappiamo che lo stato dei nostri nei potrebbe essere sintomatico di una determinata condizione. Ma questo non è il solo modo di capire se bisognerebbe prendere delle contromisure contro una possibile brutta malattia. Sempre in merito alla nostra pelle, potrebbero sorgere delle lesioni e delle piaghe che ad esempio faticano a rimarginarsi.

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E che a distanza di diverse settimane sono ancora lì, causando dolore continuo e non presentandosi certo con un aspetto rassicurante. La stessa cosa potrebbe avvenire con i nei stessi, con le lentiggini, oppure con delle macchie di colore rossastro o biancastro, con delle ulcere e con dei grumi di sangue a livello cutaneo.

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Insomma, ci sono diversi segnali che non andrebbero per niente presi sottogamba, nel caso in cui dovessero iniziare a manifestarsi con continuità e senza interruzioni. In quelle situazioni in cui si dovesse prefigurare proprio questo, la cosa migliore da fare nell’immediato è richiedere un consulto al proprio medico di base. Questi potrà indicarci in maniera precisa in che maniera agire nell’immediato.

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