Carta fedeltà, mai prestarla a qualcuno: l’episodio gravissimo

È molto grave la cosa che è successa in un supermercato, e tutto per colpa di una semplice carta fedeltà. Le conseguenze sono irreparabili.

L'interno di un supermercato
L’interno di un supermercato (Pixabay)

Carta fedeltà, chi non ne ha almeno una? L’utilità di questo accessorio è comprovata dalla possibilità che lo stesso ci offre nel potere avere accesso a delle valide ed utili offerte in esclusiva. Con cadenza settimanale il volantino di Conad, Coop, Carrefour, Decò e così via presenta dei vantaggi riservati però solo ai propri clienti iscritti.

Grazie alla carta fedeltà possiamo andare a fare la spesa e tornare a casa con un buon risparmio in relazione all’acquisto di questo o di quel prodotto. Uno degli elementi che caratterizza una carta fedeltà è il fatto di essere personale e nominale.

Non si potrebbe cedere a nessuno ed il suo utilizzo è esclusivo della persona alla quale la stessa è intestata. Come eccezioni possono avere senso quelle che vedono una carta di un certo punto vendita prestate al proprio partner, ai propri figli o comunque ad una persona fidata.

Carta fedeltà, l’episodio gravissimo accaduto ad una cassiera

Una tessera al supermercato
Una tessera al supermercato (Pixabay)

Anche nel caso in cui dovessimo dimenticare la nostra carta, possiamo esibire alla cassa una foto fatta con il telefonino. Magari da farci mandare al volo da chi è a casa. Eppure potrebbe accadere un imprevisto tale da portare a delle conseguenze anche molto spiacevoli.

Lo sa bene una cassiera di un supermercato di uno dei più grossi soggetti della grossa distribuzione presenti nel nostro Paese. La donna ha perso il lavoro proprio per via di un aspetto che riguarda la carta fedeltà della quale lei era la titolare. Ma nei suoi confronti è giunto addirittura un licenziamento per giusta causa.

Infatti, in quattro circostanze, la cassiera aveva prestato ad altrettanti clienti la sua tessere fedeltà. In questo modo poteva consentire a loro di usufruire degli sconti riservati ai clienti titolari di carta ed al tempo stesso riusciva a ricaricare con i punti la propria, senza fare la spesa.

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La sentenza dei giudici è insindacabile

Il personale di sicurezza ha accertato la cosa a seguito di alcuni controlli e la condotta delineata dalla cassiera è risultata essere ingiustificabile.

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Perché così facendo la stessa ha arrecato un danno alla propria azienda, impedendo che quei clienti sottoscrivessero a loro volta delle nuove carte fedeltà. Inoltre questi hanno potuto sfruttare le offerte delle quali non avevano diritto di accesso presso il supermercato di riferimento.

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Il licenziamento è giunto anche con apposita sentenza decretata dal tribunale, nonostante proprio ai giudici la cassiera licenziata si era rivolta per cercare di riavere il lavoro. Si è reso necessario arrivare alla Corte d’Appello, che però alla fine ha dato torto alla donna e piena ragione all’azienda, ritenuta parte lesa nella vicenda.

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