La tradizione dell’acqua di San Giovanni per celebrare l’inizio dell’estate

Oggi si celebra il solstizio d’estate, ma l’arrivo della bella stagione viene inaugurato anche dalla tradizione dell’acqua di San Giovanni che forse non tutti conoscono. Vediamo insieme in che cosa consiste.

acqua San Giovanni
L’acqua magica di San Giovanni (Pinterest – bricioledisapori.it)

Possiamo finalmente dirlo: è estate! La stagione tanto attesa da molti è cominciata oggi e ci accompagnerà fino al 23 settembre, quando lascerà spazio all’autunno. Si tratta di una stagione calda, caratterizzata dalle alte temperature e dalle belle giornate.

Ciò dipende dall’inclinazione dei raggi del Sole sulla Terra, che la investono perpendicolarmente donandogli più sole, più caldo e quindi anche più luce. Oggi infatti ricorre per questo motivo anche il solstizio d’estate, ossia il giorno più lungo dell’anno.

Il Sole ha infatti raggiunto la sua altezza massima rispetto alla linea dell’orizzonte e non potendo andare oltre si ferma per più tempo, investendo il nostro Pianeta per un periodo più lungo. Per celebrare questo evento vi sono tante feste e riti propiziatori, e tra queste forse quella meno conosciuta è la tradizione dell’acqua di San Giovanni.

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solstizio estate
Raffigurazione del solstizio d’estate (Pinterest – eticamente.net)

San Giovanni Battista nasce il 24 giugno e in suo onore vengono celebrate tradizioni e riti la notte precedente; ossia quella del 23 giugno, che quest’anno sarà per l’esattezza questo giovedì. Una notte magica durante la quale non solo si vuole ricordare la nascita di uno tra i santi più venerati al mondo, ma anche l’arrivo dell’estate. Stagione che vede la natura raggiungere il suo massimo splendore.

Nonostante la forte presenza del sole, in estate possono verificarsi altri fenomeni atmosferici quali temporali improvvisi e siccità. Per scongiurare dunque questi eventi che possono rovinare i raccolti, sono comuni alcuni riti propiziatori dove il fuoco diventa l’elemento centrale proprio perché simboleggia il sole. Non solo sono comuni i falò durante questa notte, ma anche petardi, fuochi d’artificio e torce. Tutto ciò che serve per illuminare di luce l’oscurità della notte, dato che ce ne sarà sempre meno d’ora in avanti.

Ma oltre al fuoco, durante questa notte anche l’acqua fa la sua parte, diventando l’elemento centrale della tradizione dell’acqua di San Giovanni, preparata per raccogliere la rugiada, che simboleggia la luna. Anche in questo caso si tratta di un rito propiziatorio per proteggere i raccolti scongiurando calamità naturali che potrebbero devastarli. Tutto questo grazie ai fiori con cui viene realizzata quest’acqua, in grado di portare fortuna. Lo scopo è infatti sfruttare la potenza di fiori e piante, su cui, secondo la leggenda, durante questa notte si deposita la rugiada degli Dei in grado di conferire forza alla natura.

Ma come preparare quest’acqua miracolosa in grado non solo di proteggere i raccolti ma anche di portare amore, salute e fortuna? È necessario raccogliere fiori spontanei ed erbe, da scegliere senza una regola ben precisa. Una v0lta raccolti (rispettando la natura e senza estirpare le piante), fiori e piante vanno inseriti nell’acqua dopo il tramonto, che verrà lasciata all’aria aperta per tutta la notte. In questo modo il mix ottenuto si arricchirà anche della rugiada nel mattino, che donerà alle erbe magiche proprietà.

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La mattina successiva (24 giugno) è usanza utilizzare l’acqua di San Giovanni per lavare mani e viso. In questo modo il corpo verrà purificato e allo stesso tempo l’acqua di San Giovanni offrirà tutto ciò di cui abbiamo bisogno: salute, fortuna e amore.

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