Teoria del set-point: il tuo corpo non vuole farti perdere peso (ma tu puoi ingannarlo)

Se hai provato a dimagrire ma dopo poco sei tornato al tuo peso originale questo fenomeno ha un nome: teoria del set-point. Ma fortunatamente possiam0 ingannare il nostro corpo quando decide di farci questo brutto scherzo.

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Donna che gioisce sulla bilancia (Pinterest – aglamorouslifestyle.com)

Perdere qualche chilo non fa mai male, specialmente adesso che è estate e che possiamo andare finalmente al mare. Questi ultimi anni ci hanno infatti messo a dura prova e c’è chi ha visto nel cibo un amico fidato in grado di alleviare qualsiasi problema, malessere o malumore.

Ma se utilizzare il cibo come rimedio per affrontare le battaglie della vita è facile, non è altrettanto semplice perdere il peso accumulato, soprattutto se il tuo corpo non collabora.

La teoria del set-point afferma infatti che il corpo ha una sua memoria ed è proprio per questo che reagisce alle diverse abitudini alimentari cercando in tutti i modi di scongiurare la perdita di peso per tornare a quello originario. Davvero furbo! Ma noi lo siamo di più, grazie a questi rimedio per ingannare il corpo.

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Quando la teoria del set-point ti mette alla prova, allora non ti resta che accogliere la sfida

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Diametro vita (Pinterest – wunderweib.de)

Dobbiamo voler bene al nostro corpo, ma a volte questo ci può giocare un brutto tiro mancino, come ad esempio il fatto di adattarsi a un certo peso-forma, tanto da non farci dimagrire. In questo caso il corpo sembra affezionarsi al grasso, quasi a volerlo sempre con sé. Questa condizione però ci crea non pochi problemi, specialmente se non abbiamo ancora smaltito i chili di troppo presi a Natale.

Fortunatamente c’è un modo per vincere la partita con il nostro corpo, ovvero ingannare gli ormoni, che hanno un ruolo fondamentale in questo gioco. Si tratta di una terapia che è stata da poco rivelata e che vede nel tirzepatide la soluzione. Si tratta del primo agente che fa parte di una nuova classe di farmaci che presentano una struttura molecolare progettata per attivare il polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente (GIP) e il recettore del GLP-1, entrambe incretine predominanti nell’intestino umano. 

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La terapia a base di tirzepatide consiste nel somministrare sottocute una dose alla settimana di questo agente, con l’obiettivo di ottenere una perdita di circa il 20% rispetto al peso corporeo originario. Dunque, ora che sappiamo come fare per ingannare il nostro corpo e la teoria del set-point, non ci resta che informarci su questo nuovo trattamento che può finalmente farci vincere questa sfida.

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